Guidare un veicolo pesante è rischioso e alla lunga usurante. E le organizzazioni spagnole dell’autotrasporto e del trasporto persone cercano da circa venti anni di ottenere il riconoscimento normativo di tale assunto. Dopo lunghe trattative, però, mentre la parte legata al trasporto persone, aderente alle sigle UGT e CC.OO. ha deciso di andare avanti e di proclamare uno sciopero di sette giorni non consecutivi (il primo già organizzato oggi 28 ottobre e gli altri in calendario per l’11, il 28 e il 29 novembre e per il 5, il 9 dicembre e il 23 dicembre), le organizzazioni dell’autotrasporto merci hanno invece siglato un accordo articolato in cui hanno ottenuto diverse aperture. In particolare la promessa del Ministero della Previdenza Sociale di attivare la procedura con cui fissare coefficienti per anticipare l’età pensionabile degli autisti professionisti compensando l’aumento del contributo previdenziale con una diminuzione dell’attuale contributo per infortuni sul lavoro e malattie professionali.
Prima di passare in rassegna i principali punti dell’accordo, ricordiamo però che per adesso è stato sottoscritto soltanto dall’associazione CEMT (Confederazione spagnola del trasporto merci), perché Fenadismer, Astic, Onu e FVET hanno deciso di sottoporlo all’approvazione dei propri organi direttivi. Ecco gli altri punti.
• avvio di una procedura con cui definire i coefficienti di riduzione necessari per giungere all’anticipazione dell’età pensionabile degli autisti di veicoli pesanti con peso superiore alle 3,5 ton;
• presentazione dell’istanza di avvio di un procedimento amministrativo per firmare un Accordo su materie specificherelative alla prevenzione dei rischi professionali e sul controllo dell’attività che include tali punti:
– 1. gli accertamenti medici periodici previsti dalla normativa preventiva diventano obbligatori per gli autotrasportatori di merci;
– 2. le imprese di autotrasporto acquisiscono il diritto a effettuare controlli casuali per verificare l’eventuale consumo di alcol e droghe da parte del proprio personale viaggiante.
Contestualmente a tale procedura i firmatari dell’accordo si impegnano a rivolgersi alle diversePubbliche Amministrazioni per richiedere:
• 1. La riduzione dall’attuale 6,7% al 3,7% dell’aliquota contributiva per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
• 2. Lo sviluppo di un sistema telematico con cui le aziende di trasporto persone o merci possano verificare se un loro conducente è legalmente autorizzato alla guida.
• 3. La regolarizzazione delle procedure per effettuare controlli iniziali, periodici o a campione durante l’esercizio dell’attività di guida finalizzati a verificare il consumo di alcol, droghe esostanze psicotrope.
• 4. L’istituzione di un sistema di riduzione dei contributi a favore delle aziende di autotrasporto merci che abbiamo notevolmente ridotto gli infortuni sul lavoro o i cui autisti non siano stati responsabili di alcun incidente grave nell’ultimo anno. In via sussidiaria, se ciò non fosse possibile, sarà richiesto alle amministrazioni di istituire una forma di sussidio alle imprese di trasporto merci su strada per acquisire veicoli conformi ai più recenti standard di sicurezza.
• 5. La possibilità di svolgere la formazione relativa all’abilitazione alla guida e al conseguimento delle patenti in modo integrato, procedendo all’eliminazione del requisito di essere in possesso della patente di guida di classe C per poter svolgere tale formazione.
• 6. L’applicazione agli autotrasportatori della stessa normativa prevista per l’industria manifatturiera relativamente al pensionamento parziale.