Di proroga in proroga lo sconto sui carburanti conquista sempre nuovi giorni verso l’autunno. Parliamo del taglio di 30 centesimi sul costo dei carburanti o, per ciò che interessa le aziende, di 25 centesimi di taglio dell’accisa a cui ca aggiunta poi – nel costo alla pompa, il prezzo dell’Iva, che dal 5 ottobre previsto da un decreto dello scorso 31 agosto, adesso scivola fino al 17 ottobre. È quanto comunicano il ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, e il ministro della Transizione, Roberto Cingolani.
Il decreto non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ma non con ogni probabilità il taglio assorbirà – come è stato finora – il rimborso delle accise concesso agli autotrasportatori.
In ogni caso il taglio, applicato su benzina, diesel, gpl e metano per autotrazione, fa parte di un pacchetto di misure più cospicuo finalizzato a contenere – per tutti – i costi dell’energia.
Secondo i dati diffusi dal MISE i prezzi di benzina, gasolio e Gpl scendono, mentre subisce un ulteriore rincaro il prezzo del metano. La media settimanale dei prezzi vede la benzina self service stazionarsi a 1,731 euro/litro (-30 millesimi circa), mentre per il servito ci voglio 1,876 euro/litro (-30). Il gasolio rimane più caro visto che per il self service si assesta a 1,833 euro/litro (-16) e per il servito raggiunge i 1,975 euro/litro (-15).
Per quale ragione costa di più. Ci spiega tutto Gennaro Speranza in questo episodio di K44 – 4 MINUTI DI…
dedicato proprio alle ragioni alla base di questo storico sorpasso