Come per tanti istituti, anche il noleggio di veicoli destinati al trasporto merci viene regolamentato nei vari Paesi membri dell’Unione europea in modo molto differente. Ecco perché il Consiglio europeo dei Trasporti, riunitosi lo scorso 3 giugno, ha approvato una proposta di direttiva, facente parte del primo Pacchetto mobilità, finalizzata a uniformare le variegate normative nazionali dedicate all’utilizzo di veicoli noleggiati per il trasporto di merci, ma anche – si precisa espressa in un comunicato – ad «allentare le restrizioni all’utilizzazione di tali veicoli», sulla base della convinzione che «grazie a una maggiore flessibilità nel noleggio di veicoli, i trasportatori saranno in grado di esercitare la propria attività in modo più efficiente», senza considerare che, in più, «i veicoli noleggiati tendono a essere più nuovi, più sicuri e meno inquinanti» e quindi aiutano a raggiungere precisi obiettivi dell’Ue.
Tutto questo già aiuta a comprendere come, in generale, il Consiglio guardi con favore al noleggio e di conseguenza miri a rimuovere i vincoli attualmente esistenti e i freni normativi in grado di frenarne la diffusione (in Italia, per esempio, la locazione senza conducente di veicoli merci di massa superiore a 6 ton è vietata tranne nel caso in cui avvenga tra due imprese iscritte all’Albo dell’Autotrasporto o che riguardi veicoli a uso speciale).
Ecco perché gli Stati membri non saranno autorizzati a limitare l’utilizzo nel loro territorio di un veicolo noleggiato da un’impresa stabilita in un altro Stato membro, purché siano rispettate le pertinenti norme in materia di immatricolazione e altre norme in vigore in tale Stato membro. Inoltre, visti i differenti livelli di tassazione interni all’Unione, gli Stati membri potranno contenere, entro determinati limiti, il ricorso a veicoli noleggiati in un altro Stato membro da parte delle imprese nazionali.
I documenti in formato elettronico devono essere riconosciuti come mezzi atti a dimostrare la conformità alla direttiva.
Da segnalare infine che, allo scopo di controllare il cabotaggio illegale, la proposta di direttiva prevede che le autorità competenti iscrivano nei loro registri elettronici nazionali i numeri di immatricolazione dei veicoli noleggiati da un altro Stato membro.
L’orientamento comune approvato lo scorso 3 giugno consente alla Presidenza di avviare negoziati con il Parlamento europeo per concordare insieme un testo finale. Le disposizioni così definite saranno poi da recepire da parte dei singoli Stati membri entro il 21 agosto 2023.