«Non possiamo accontentarci di qualcosa solo perché è meglio di niente». Inizia così il discorso (meglio dire monito) pronunciato oggi da Greta Thunberg in onore della Giornata Mondiale della Terra. Greta prosegue affermando «siamo già indietro di decenni» e sottolinea che gli obiettivi posti dall’Europa con il Green Deal, tra cui quello di arrivare a zero emissioni entro il 2050, sono ben lontani dall’essere raggiunti se si guarda al «gap di consapevolezza, tempo e azione». Infatti, se guardiamo alle azioni dell’Europa e dei singoli Paesi si comprende bene quanta poca consapevolezza ci sia in questo momento della questione ambientale.
Il 2050 non è poi così lontano e se trasliamo le parole di Greta alla realtà dell’autotrasporto non possiamo non darle ragione.
Sulle strade europee di veicoli commerciali medi e pesanti a zero emissioni, attualmente, ce ne sono solo lo 0,04% (parliamo di circa 2.400 mezzi su 6,2 milioni di veicoli commerciali in circolazione). Di questi, il 98% è diesel, mentre solo l’1,3% è alimentato a benzina.
Questi dati sono il risultato di un rapporto realizzato dall’Associazione europea dei costruttori di automobili (ACEA) e se si considera che i camion generano il 25% delle emissioni del trasporto stradale (pur essendo questi solo il 2% dei veicoli in circolazione in Europa) è evidente quanto si sia lontani dal raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione fissati per il 2030 in prima battuta e poi per il 2050. Perché il tema ambientale diventi la priorità è necessario che tutti facciano la loro parte, Paesi europei in primis, aziende e singoli individui.