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Dialogo fra Alis e il ministro Enrico Giovannini sul PNRR

Il dialogo diretto fra il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e le associazioni di categoria maggiormente rappresentative del settore dei Trasporti e della Logistica continua, l'obiettivo è quello di individuare gli obiettivi comuni da perseguire con i finanziamenti che arriveranno dall'UE.

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Proseguono gli incontri fra le associazioni di categoria del settore dei Trasporti e della Logistica e il ministro Enrico Giovannini. Lo scopo è quello di comprendere le esigenze degli operatori in vista degli investimenti che saranno erogati al nostro Paese con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che dovrà essere predisposto, entro il 30 aprile, per accedere ai fondi di Next Generation EU (NGEU), il nuovo strumento dell’Unione europea per la ripresa che integra il Quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027.

Questa volta il ministro incontra Marcello Di Caterina, direttore generale di ALIS che afferma «riteniamo che, in riferimento al settore del trasporto e della logistica, le ingenti risorse previste per il PNRR vadano destinate a progetti concreti volti a rendere più sostenibile ed efficiente l’intero comparto, a promuovere l’utilizzo dell’intermodalità, a semplificare e velocizzare le procedure burocratiche che troppo spesso ostacolano o rallentano la realizzazione di infrastrutture utili, ad implementare la digitalizzazione per ridurre i documenti cartacei».

Le proposte di Alis

«Con riferimento specifico alla missione 3 del PNRR, dedicata alle Infrastrutture per una mobilità sostenibile, così come alle missioni 1 sulla digitalizzazione e 2 sulla transizione green – aggiunge Di Caterina – ALIS ha proposto al ministro Giovannini di intervenire a sostegno dell’autotrasporto prevedendo specifiche misure volte al rinnovo del parco mezzi circolante, così come del trasporto intermodale con il potenziamento di Marebonus e Ferrobonus che dovrebbero essere rese misure strutturali e con risorse aggiuntive». L’associazione inoltre ha proposto «interventi legati alla sburocratizzazione nel sistema delle ZES (Zone Economiche Speciali) e delle ZLS (Zone Logistiche Semplificate) come aree di raccordo di vantaggio utili all’attrazione di nuovi capitali, alla digitalizzazione della catena logistica, ad esempio attraverso l’adozione del CMR elettronico, e ad una maggiore sostenibilità per un efficientamento concreto dell’intero cluster».

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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