Il decreto lavoro ha congelato il contributo all’Autorità di Regolazione dei Trasporti per il 2023. Ma è una cura che serve a lenire momentaneamente una malattia ormai cronica. Ecco perché, proprio per rimuovere alla radice il problema, la deputata del Partito Democratico, Debora Serracchiani, ha depositato «una proposta di legge per abolire definitivamente il contributo che le imprese di autotrasporto sono tenute a pagare all’Autorità di Regolazione dei Trasporti». La convinzione di Serracchiani, infatti, è che anche rispetto a tale vicenda, ci sia bisogno di «passare a un provvedimento strutturale che dia certezze, eviti storture e prevenga disagi».
Disagi e incertezze che quest’anno si sono manifestate in maniera eloquente – aggiunge sempre Serracchiani – proprio nel fatto che «molte imprese hanno già versato la prima rata del contributo prima che il Dl decretasse la sospensione, e ora devono chiedere il rimborso».
D’altra parte, la parlamentare del PD rimarca esplicitamente come l’inclusione dell’autotrasporto nel meccanismo di finanziamento dell’ART sia stata da sempre controversa e non a caso – sottolinea – la sua «soppressione definitiva raccoglie le istanze di tutte le Associazioni di settore». Ma soprattutto, è ormai constatato come «le attività svolte dalle imprese di autotrasporto non sono interessate dal concreto esercizio di competenze attribuite all’Autorità e il contributo è utilizzato per finanziare attività non regolatorie, bensì competenze amministrative di tipo generico che debbono essere a carico della fiscalità generale».