Non c’è pace per l’autotrasporto. Sembrava esserci stato un spiraglio di intese dopo l’ultimo incontro tra la viceministra Teresa Bellanova e le associazioni avvenuto lo scorso 24 febbraio, dopo che lo stesso governo aveva messo sul piatto circa 80 milioni di euro a sostegno del settore per far fronte al caro-carburante. Tuttavia le associazioni di categoria, nonostante avessero giudicato «apprezzabili» tali misure, ancora non le considerano sufficienti, reputando invece essenziale la costituzione del Tavolo delle Regole, al cui interno trovare il modo con cui rendere automatico l’incremento della tariffa di autotrasporto all’aumentare del prezzo del carburante.
La stessa Unatras, la federazione che riunisce le maggiori sigle del settore, nei giorni scorsi aveva annunciato per il prossimo 19 marzo lo svolgimento di «manifestazioni degli autotrasportatori in tutta Italia», un messaggio forte contro i rincari, ma soprattutto per i «mancati segnali da parte del governo». Unatras aveva anche avvertito che queste manifestazioni rappresentano solo il «primo passo di una vertenza che, se malauguratamente restasse senza risposte, potrebbe sfociare in ulteriori e più incisive iniziative».
Evidentemente pressato da una situazione che rischia di diventare incontrollabile, il governo ha quindi deciso di riconvocare le associazioni di categoria per il prossimo 15 marzo per un nuovo incontro. A presiedere il tavolo delle trattative ci saranno ancora una volta la viceministra Bellanova, da una parte, e i rappresentati di Unatras, dall’altra. L’obiettivo è di trovare un’intesa definitiva per stemperare le tensioni e scongiurare lo spettro del fermo nazionale.
Ma intanto c’è già chi brucia i tempi e surriscalda ulteriormente una situazione già alle strette. Trasportounito (che non faceva parte inizialmente della compagine delle associazioni dell’autotrasporto convocate alle riunioni con il governo, seppure recuperata in un secondo momento) ha diramato una nota in cui annuncia che «a partire da lunedì prossimo, 14 marzo, le aziende di autotrasporto sospenderanno a livello nazionale i loro servizi per causa di forza maggiore». Trasportounito ha precisato che non si tratta di uno sciopero né di una rivendicazione specifica, ma di un’iniziativa finalizzata a coordinare le manifestazioni sullo stato di estrema necessità del settore.