Fornire alla discontinuità un trattamento specifico, così da riuscire ad assicurare un compenso migliore agli autisti, valutato tra i 300 e gli 800 euro lordi, e maggiori garanzie alle seimila imprese artigiane presenti in Lombardia. Con questa finalità, da interpretare anche come una modalità per cercare di frenare la carenza di autisti, le associazioni datoriali dell’artigiano (vale a dire le sezioni della Lombardia di Confartigianato Imprese Trasporti, CNA Fita Trasporti, C.L.A.A.I. e Casartigiani) e i sindacati di categoria di Lombardia e Milano (FIT-CISL, Uiltrasporti e FILT-CGIL) hanno raggiunto un importante accordo con cui, rispetto al territorio della Lombardia, viene previsto un trattamento economico per i periodi di inattività legati alla discontinuità lavorativa, vale a dire relativo cioè a quei momenti di attesa in cui l’autista deve attendere per le ragioni più varie, perché, per esempio, le pratiche portuali o quelle doganali si allungano oltre modo. Oltre a questo, sempre allo scopo di migliorare il compenso dei conducenti viene riconosciuto anche uno straordinario forfettizzato e viene adeguata l’indennità di trasferta.
È un tema importante, presente anche nel contratto collettivo e che aveva sempre suscitato le perplessità degli autisti, spesso costretti a rimanere tante ore nell’attesa di poter lavorare, invece che fare il mestiere per cui sono pagati, senza però percepire per questo tempo inutile alcun compenso. Un fattore di disagio che in qualche modo contribuisce a creare quella distanza con cui sempre di più anche chi è alla ricerca di un lavoro guarda alla professione di autista.

«La Lombardia ancora una volta si conferma apripista, dimostrando di saper ascoltare le imprese e i lavori e di operare di concerto – associazioni datoriali e sindacati di categoria – per arrivare a un’intesa che non ha precedenti sul territorio nazionale». È la posizione delle sezioni lombarde di Confartigianato Imprese Trasporti, CNA Fita Trasporti, C.L.A.A.I. e Casartigiani.«Siamo la prima regione italiana in termini manifatturieri, dunque non possiamo che avere una particolare sensibilità al tema della carenza di autotrasportatori e l’accordo che oggi sottoscriviamo rappresenta un segnale d’attenzione, che va a inquadrarsi nell’ambito del lavoro che ha portato al rinnovo del CCNL lo scorso dicembre 2024. Ancora c’è molto da fare riguardo l’alleggerimento di alcune norme che andrebbero ripensate e semplificate a livello europeo, per evitare un vero e proprio dumping burocratico».
Dal canto loro, le sezioni lombarde di FIT-CISL, Uiltrasporti e FILT-CGIL accolgono con soddisfazione la firma dell’accordo regionale sull’autotrasporto artigiano che introduce misure concrete per rispondere alla crisi del settore e alla carenza di personale autista qualificato.
Ricordiamo che se in 10 anni le aziende del settore in Italia sono calate del 21% circa, in Lombardia si arriva al 22%.
In Lombardia attualmente ce ne sono 6.068 distribuite nelle diverse province in questo modo.
DOVE SONO E QUANTE SONO LE IMPRESE ARTIGIANE LOMBARDE
Bergamo | 719 |
Brescia | 1.150 |
Como | 331 |
Cremona | 275 |
Lecco | 216 |
Lodi | 146 |
Mantova | 365 |
Milano | 1.447 |
Monza e Brianza | 529 |
Pavia | 383 |
Sondrio | 186 |
Varese | 321 |
TOTALE | 6.068 |
Fonte: INFOCAMERE