«Nonostante le opere infrastrutturali, in questo momento è fondamentale per il Paese garantire la fluidità tra sistemi di trasporto così da evitare colli di bottiglia importanti e ridurre la capacità di traffico». Il Viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Edoardo Rixi, presente oggi all’Auditorium Conciliazione di Roma per gli Stati Generali dei Trasporti e della Logistica di ALIS, ha tracciato il quadro delle priorità del Governo per garantire, entro il 2032, l’aumento della capacità logistica del 70% rispetto ad oggi, così come auspicato. Prima tra tutte, appunto, la necessità di garantire i flussi di traffico nonostante i cantieri, «perché un sistema logistico cresce solo se ha aziende in grado di trasportare le merci» ha sottolineato Rixi, prima di ricordare che «si stanno investendo circa 200 miliardi in opere pubbliche per raggiungere l’obiettivo del completamento dei corridoi europei nel Paese entro i prossimi dieci anni e garantire la connettività del continente».
La necessità di avere bonus per ferro e mare strutturali
Tuttavia, l’Italia ha alcune peculiarità che non possono essere ignorate: «Siamo un Paese con caratteristiche strutturali differenti rispetto agli altri, abbiamo più del 50% delle gallerie e dei viadotti di tutto il continente europeo, oltre che la rete più vecchia a livello autostradale». Per questo motivo «serve garantire investimenti costanti nel tempo e finanziare in maniera stabile alcune misure come ferrobonus e marebonus che non possono essere lasciate ogni anno alle singole situazioni di Bilancio».
Varchi portuali aperti per più ore
Tra le soluzioni proposte per evitare frizioni del sistema, Rixi ha parlato di «spingere affinché i varchi portuali restino aperti per più ore – Rixi parla di 18 – diluendo così il traffico. Per fare questo, però, i magazzini delle imprese devono aprire anche di notte. Cambiare questo sistema significa quindi gestire meglio i flussi di traffico, diminuire i rallentamenti della catena e in definitiva ridurre gli oneri per gli operatori».
A proposito dei valichi alpini
Infine, il tema dei valichi alpini: «Dobbiamo capire come risolvere il problema del Frejus e garantire l’accessibilità al Brennero. Stiamo studiando le giuste soluzioni cercando anche di rafforzare le relazioni internazionali con mercati di riferimento come Svizzera, Germania e Francia».