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Brennero, entro l’estate il ricorso alla Corte Ue contro i divieti ai camion italiani

Sta per partire la fase delle carte bollate. E vedrà la luce già prima dell’estate. Il calendario è stato fissato ieri durante una riunione al ministero dei Trasporti del ministro Salvini con tutte le associazioni dell’autotrasporto. La scommessa è quella di tirare fuori tutti i disagi dai camion italiani per convincere maggiormente la Corte Ue dei danni subiti. Tutti argomenti che entreranno nel ricorso, redatto dall’Avvocatura dello Stato

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Il parere motivato della Commissione Europea che riconosce le ragioni dell’Italia contro lo stop ai mezzi pesanti imposto dall’Austria ha aperto la strada al ricorso alla Corte di Giustizia Europea, già annunciato nei mesi scorsi dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.

Nella riunione che si è svolta a Porta Pia martedì 4 giugno, alla presenza di tutte le sigle sindacati e del consigliere diplomatico di Salvini, Giovanni Donato, è stata decisa la linea da tenere nei prossimi mesi. La fase delle carte bollate, con la presentazione formale del ricorso si aprirà prima della pausa estiva, intanto il ministero ha chiesto alle associazioni di categoria di inviare dati e notizie utili alla stesura del documento a cura dell’Avvocatura dello Stato. L’obiettivo è quello di rappresentare i disagi subiti agli autotrasportatori italiani a seguito dei divieti e le limitazioni imposti dal Land del Tirolo, tesi a limitare il transito dei veicoli pesanti lungo il Brennero. Queste restrizioni, secondo la Commissione Europea, violano i principi di libera circolazione delle merci sanciti dagli articoli 34 e 35 del Trattato dell’Unione Europea.

La soddisfazione di ANITA

Soddisfazione è stata espressa da Anita. «Rinnoviamo il nostro pieno appoggio e collaborazione al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – ha dichiarato Thomas Baumgartner, past president di Anita con delega al Brennero – che durante l’incontro di ieri ha tracciato la road-map per capitalizzare il risultato positivo sul Brennero già ottenuto dal nostro Paese in sede europea. Il nostro ringraziamento va ancora una volta al ministro Salvini, che ha sollecitato il Governo italiano a intraprendere l’iniziativa nei confronti dell’Austria comprovando la bontà delle ragioni evidenziate da Anita».

FAI: «Non dimentichiamoci la Francia»

Mentre Paolo Uggè, presidente di Unatras e di Fai-Conftrasporto punta il dito anche contro i disagi ai valichi per la Francia. «L’attraversamento dei valichi alpini non è una questione che riguarda solo l’Italia, ma i Corridoi europei, fondamentali per connettere il Continente – commenta Uggè – La nostra merce è bloccata – dice Uggè – dagli Austriaci al Brennero, ma anche dai Francesi al Frejus, che ancora tentennano nell’eseguire i collaudi, mentre al Bianco negano che si possa realizzare la seconda canna – prosegue Uggè – Intanto le merci viaggiano al rallentatore e a rimetterci è tutto il sistema economico italiano ed europeo».

Fiap: «Calcolare bene i disagi subiti per avere maggiori chance di vittoria»

Infine, Fiap fa sapere che «l’Italia saprà dimostrare le proprie ragioni cercando di andare nel merito di ogni aspetto per confermare i disagi subiti». Infatti, seppure supportati dal parere della Commissione, l’Italia deve comunque presentare il ricorso e convincere i giudici europei.

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