Mancano mani che girino volanti dei camion e il ministero dei Trasporti cerca di trovarne di nuove fornendo aiuti economici ai giovani (fino a 35 anni) interessati ad acquisire la patente. È nato così il bonus patente 2023. Che concedeva un voucher erogato sotto forma di rimborso pari all’80% della spesa sostenuta per conseguire la patente e l’abilitazione alla guida professionale (CQC), fino a un massimo di 2.500 euro.
Senonché a sorpresa le domande arrivate al ministero sono state molte di più di quanto ci si aspettasse. Anzi, molte di più di quelle che poteva soddisfare i 25,3 milioni di euro, spalmati però fino al 2026. E quindi 5,4 milioni per ogni anno. Adesso a questi 5,4 milioni lo stesso ministero ha aggiunto 1,3 milioni ulteriori che, a conti fatti, dovrebbero servire a riattivare 520 voucher patenti già emessi e sospesi perché eccedenti i fondi ricordati. Peraltro, non è la prima volta perché già qualche mese fa si erano sbloccati altri 863 voucher.
A conclusione dell’attività per il 2023, gli uffici del Ministero e della competente Direzione Generale hanno verificato la capienza del fondo istituito presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l’anno 2023 e hanno proceduto alla riattivazione dei buoni emessi e sospesi.
I beneficiari dei buoni riattivati – scrive il ministero in una nota – «riceveranno una comunicazione all’indirizzo di posta elettronica indicato in sede di domanda e avranno 60 giorni per l’attivazione presso una delle autoscuole accreditate».
In più il MIT puntualizza che se per l’anno 2023 non saranno riattivati ulteriori buoni tra quelli già emessi e sospesi, per il 2024 sarà aperta nuovamente la piattaforma nel momento in cui sarà disponibile il fondo per il medesimo anno.