Ridurre gli incidenti che vedono coinvolti pedoni e ciclisti segnalando gli angoli ciechi sui veicoli superiori alle 3,5 tonnellate. La Francia insiste nel voler raggiungere questo obiettivo e alla normativa generica approvata il 17 novembre 2020, adesso aggiunge anche quella di attuazione, che porta la data del 5 gennaio ed è comparsa sulla Gazzetta ufficiale del paese il 6 gennaio. Di fatto la sua applicazione è già obbligatoria dal 2021. Ma per chi?
Innanzi tutto, osservandola dall’Italia, bisogna ricordare che la normativa interessa tutte le aziende di trasporto che si trovino a transitare in territorio francese e che accedano in contesti urbani. Perché chi lo fa è obbligato a inserire sul veicolo – tramite colla, rivettatura o altro strumento di fissaggio – o anche a verniciare sullo stesso, degli specifici cartelli segnalatori (peraltro molto criticati sulla rete dai trasportatori).
Dove vanno posizionati tali segnali?
I veicoli a motore e i veicoli rimorchiati devono sistemarli sul retro del veicolo, a destra del piano longitudinale mediano e a un’altezza compresa tra 0,90 e 1,50 metri dal suolo, mentre sui semirimorchi vanno collocati a sinistra e a destra, nel primo metro dietro il perno del veicolo e in corrispondenza di un’altezza compresa tra 0,90 e 1,50 metri dal suolo. Stesso discorso per i rimorchi sui quali però la segnaletica va apposta nel primo metro della parte anteriore della carrozzeria del veicolo.
Ovviamente la segnaletica deve essere visibile in tutte le circostanze, senza ostacolare la visibilità delle targhe e delle iscrizioni regolamentari del veicolo, la visibilità delle varie luci e dei dispositivi di segnalazione nonché il campo visivo del conducente.
Gli autoveicoli e i veicoli rimorchiati, per i quali è tecnicamente impossibile rispettare il requisito di altezza di segnalazione da terra, sono muniti di segnaletica posta a un’altezza il più possibile prossima a quella sopra indicata ed entro il limite di 2,10 metri.
Chi può essere parzialmente esonerato?
Fanno eccezione, nel senso che sono soltanto parzialmente esonerati, i veicoli a motore e quelli rimorchiati per i quali sussiste un’impossibilità tecnica. È il caso in particolare dei portacontainer, delle bisarche, dei trattori per semirimorchi, dei veicoli cisterna, dei veicoli pianali, dei bracci per cassone amovibile, dei dolly. Perché per questi veicoli il contrassegno va posto sul retro in posizione compatibile con le loro caratteristiche tecniche.
Considerazione analoga vale per i veicoli rimorchiati che, per un’impossibilità tecnica, non possono accogliere segnaletica laterale.
Quali sono le sanzioni?
Si chiuderà un occhio – per così dire – ma soltanto per 12 mesi rispetto a quei veicoli che, entro il 31 marzo 2021, siano stati muniti sulle fiancate e posteriormente di un dispositivo destinato a materializzare la presenza di angoli ciechi. Poi passato questo periodo scatteranno le sanzioni che valgono per tutti, vale a dire da 90 e 750 euro (posizionandosi in genere a 135 euro).
La questura francese ricorda che livello nazionale, il 10% degli incidenti mortali ai pedoni e l’8% delle morti di ciclisti sono direttamente collegati agli angoli ciechi. Percentuale che a Parigi ha raggiunto nel 2020 addirittura il 32%.
Può essere utile ricordare, a questo proposito, che i sistemi di assistenza alla svolta per i camion saranno obbligatori per legge nell’Unione europea a partire dal 2022 per quanto riguarda i veicoli di nuova immatricolazione e dal 2024 per tutti quelli già in circolazione.