Anno strano il 2021. Già era iniziato cancellando temporaneamente (e a dire il vero per il 98% della rete autostradale) gli aumenti dei pedaggi autostradali. Adesso addirittura tiene congelate e anzi addirittura riduce le sanzioni amministrative pecuniarie derivanti da violazioni del codice della strada. Meglio note come «multe». Non è uno scherzo, ma la conseguenza di un decreto del ministero della Giustizia, pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’ultimo giorno dello scorso anno, che ogni due anni è tenuto ad aggiornare gli importi delle sanzioni, ragguagliandoli all’andamento del costo della vita. Ma siccome se si va a fare il conto, basandosi sugli indici dei prezzi calcolati dall’Istat tra il 1° gennaio 2019 e il 31 dicembre 2020, viene fuori un dato leggermente negativo, pari cioè allo 0,2%. Come a dire che, negli ultimi due anni, il costo della vita è diminuito di pochissimo. E quindi rispetto all’ammontare massimo e minimo delle sanzioni bisognerà detrarre questa percentuale.
Ora è ovvio che, trattandosi di una percentuale minima, in valori assoluti la flessione delle multe sarà praticamente inesistente rispetto agli importi più bassi, per assumere invece maggior peso all’aumentare degli importi stessi.
Detto altrimenti, le multe fino ai 250 euro non subiranno cambiamenti, quelle più su potranno variare di uno o più euro in maniera progressiva, arrivando a risparmiare anche una ventina di euro nei casi più gravi di sanzioni, come la circolazione con veicolo sottoposti a fermo amministrativo.