39,377 milioni di euro di multa. Tanto dovrà pagare Poste Italiane per aver abusato della propria posizione dominante. A deciderlo è stata l’Antitrust relativamente a due servizi, quello di recapito a data e ora certa e la notifica attraverso messo notificatore.
A denunciare le Poste era stata nel 2009 TNT Post, che nel momento in cui aveva lanciato sul mercato i due servizi in questione aveva dovuto fare i conti con una serie di azioni messe in atto dalle stesse Poste per evitare l’accesso sul mercato di altri concorrenti.
In particolare le Poste – a giudizio dell’Antitrust – avrebbero applicato «prezzi predatori, non praticabili da concorrenti in quanto resi possibili dalla mancata imputazione di costi relativi all’utilizzo della rete già usata per il servizio universale». Inoltre, hanno anche messo in atto offerte selettive, offrendo un servizio – chiamato PostaTime – esattamente a quei clienti-mittenti dei concorrenti oggetto della procedura di restituzione descritta, sfruttando la rete utilizzata per il servizio universale senza imputare il relativo costo.
L’Antitrust insieme alla multa ha fatto pervenire alle Poste un’intimazione a cessare immediatamente i comportamenti abusivi e di inviare entro tre mesi una relazione che illustri le misure adottate per rimuovere i comportamenti stessi.
L’Antitrust dà ragione a TNT: multa alle Poste di 39 milioni
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