Il fenomeno dell’abusivismo assicurativo dilaga. Secondo i dati della polizia stradale la percentuale di veicoli che viaggiano privi di copertura assicurativa raggiunge ormai il 10%. È tempo di correre ai ripari. Ecco perché nella legge di stabilità è stata prevista – all’art. 13 – una nuova modalità di accertamento della copertura assicurativa basata sull’incrocio dei dati. In pratica, nel momento in cui si accerta da parte di un veicolo una violazione al codice della strada subito si va a verificare se gli stessi dati sono presenti negli archivi delle imprese di assicurazione.
In particolare viene stabilito che la mancanza di copertura assicurativa può essere accertata anche confrontando cioè i dati risultanti dai dispositivi di controllo elettronico della velocità con quelli contenuti nelle polizze emesse dalle imprese assicuratrici risultanti dalle banche dati della motorizzazione civile. Se il confronto fornisce esito positivo scatta per il proprietario del veicolo l’obbligo di produrre il certificato di assicurazione obbligatoria. In mancanza parte la sanzione da 398 a 1.596 euro. A questo proposito ricordiamo che dal 1° gennaio 2012 tutti gli apparecchi elettronici di misurazione della velocità e quelli di rilevazione di accessi non autorizzati in ZTL, centri storici e aree pedonali costituiranno mezzi di prova delle R.C. Auto.
La lotta all’abusivismo assicurativo nella legge di stabilità
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