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La Cina accelera sulla guida autonoma interurbana

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Guida autonoma, sogno o realtà? In Europa la tecnologia si è scrollata di dosso la dimensione del sogno, anche se in termini di utilizzo concreto nel lavoro quotidiano, la prospettiva appare ancora molto lunga. In Cina, invece, è in corso una trasformazione cadenzata da tappe apparentemente più ravvicinate. Ha per protagonista la società specializzata in guida autonomaFabu Techonology, che ha annunciato la messa a punto di un servizio ditrasportomerci interurbanobasato interamente su questa tecnologia. I test effettuati sembrerebbero già a buon punto, al punto che He Xiaofei, fondatore e CEO di Fabu, spiega a China Daily «di poter rendere concreto, entro l’anno, il trasporto merci interurbano, mentre per quello su tratte più lunghe bisognerà attendere il 2020». Stiamo parlando di una flotta di camion messi al lavoro nel Sud del Paese e che adottano una guida autonoma ancora di livello 4, vale a dire con la presenza obbligatoria del conducente, chiamato a intervenire in caso di necessità. In poco meno di quattro mesi hanno percorso più di 3.600 km per portare a termine 60 mila missioni con altrettante consegne. I loro itinerari, erano comunque ridotti e servivano a coprire tre direttrici di traffico, giudicate di interesse da China Post e Deppon Express, rispettivamente l’azienda postale di Stato e una delle principali aziende di logistica, che comunque presentavano mediamente la necessità di oltrepassare 26 semafori e 50 incroci, ma in realtà i veicoli dispongono della capacità di riuscirsi a muovere su 100 direttrici. 

E sarebbero proprio questa ripetitività dei percorsi – secondo il CEO – ad avvantaggiare lo sviluppo e quindi la commercializzazione di veicoli commerciali e di camion a guida autonoma, rispetto a quelli passeggeri. Nel senso cioè che, almeno in diversi casi, effettuano navettamenti, seguono tratte fisse facendo la spola da un magazzino all’altro. Ciò che ancora è da perfezionare a livello tecnologico sarebbero la stabilità, la manovrabilità, la velocità di reazione e il consumo energetico, tutte criticità sulle quali in Fabu si sono già attivati. 

Quali sarebbero i vantaggi, invece, a fronte di queste problematiche da ottimizzare? I test evidenziano una riduzione potenziale di quegli incidenti determinati dalla stanchezza del conducente o quando condizioni meteorologicherisultano particolarmente avverse o, ancora, nelle fasce serali o notturne, quando cioè visività e soglia di attenzione dei conducenti finisce fatalmente per scemare. Infine, i camion a guida autonoma hanno una velocità di reazione di fronte agli imprevisti estremamente rapida e comunque più rapida di quella possibile da un essere umano. 

In Cina, stando alle statistiche il trasporto merci su strada muove qualcosa come a 6,1 miliardi di ton-km ogni anno, facendo ricorso a un parco di più di 5 milioni di veicoli pesanti e a oltre 14 milioni di medi e leggeri. Quanti di questi potranno essere interessati dalle soluzioni elaborate dalla Fabu Techonology è difficile calcolarlo con precisione. Comunque, tanti…

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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