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Iveco prepara il futuro: partnership con la statunitense Nikola per produrre camion green in Europa

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Dopo l’annuncio di due giorni fa da parte di CNH Industrial della divisione del gruppo in due società quotate a inizio 2021(camion Iveco e motori FPT Industrial), si stanno precisando alcuni dettagli dell’operazione.

Innanzitutto è confermato che Iveco non lascerà l’Italia dopo lo spin-off, ma anzi sarà una delle protagoniste dell’accordo che CNH ha siglato recentemente con Nikola Corporation, società statunitense di Phoenix (Arizona), all’avanguardia nei motori a idrogeno ed elettrici per veicoli pesanti. 

Gli stabilimenti italiani ed europei si apriranno alla produzione di nuovi motori green, una scelta logica visto che Iveco è leader in Europa (70% di quota di mercato)  nella produzione di veicoli commerciali a metano.  L’azienda italiana ha finora realizzato 50.000 motori di questo tipo con Fpt e circa 28.000 tra camion e autobus già circolanti. Il prossimo passaggio sarà dal gas naturale al biogas, con l’azzeramento delle emissioni di Co2. In un prossimo futuro, poi, la tecnologia e l’infrastruttura distributiva che oggi serve camion e bus a metano servirà a rifornire i motori a celle combustibili.

In questo senso va letto l’investimento di CNH Industrial di 250 milioni di dollari – in cassa per 100 milioni di dollari e con il conferimento per altri 150 milioni in servizi – per entrare nel round di finanziamento della start up Nikola. La valutazione ante-investimento di Nikola era di 3 miliardi, mentre la start up prevede di raccogliere oltre 1 miliardo di dollari, con l’attribuzione di circa il 25% di proprietà ai nuovi investitori, inclusa CNH.

L’alleanza riguarderà tre veicoli: il Nikola One, mezzo pesante “sleeper” (con spazio notte in cabina); il Nikola Two, un veicolo heavy duty “day-cab” (con cabina diurna), entrambi conformi allo standard Class 8 per i mercati Nafta; il Nikola Tre, un pesante a batterie elettriche e cabina avanzata conforme agli standard europei, la cui produzione necessita appunto di un partner di grande capacità industriale come Iveco.

In sostanza, la collaborazione con  Nikola Corporation per i camion elettrici e a idrogeno aprirà al marchio italiano il mercato Usa dei camion, ma offrirà contemporaneamente possibilità di produzione nello Stivale del modello Tre, destinato appunto al mercato europeo.

«Nikola produrrà camion in Europa e questa è una buona notizia per l’Italia – ha commentato Hubertus Mühlhäuser, amministratore delegato di CNH Industrial – La nostra divisione dei veicoli commerciali diventerà leader globale nel trasporto sostenibile, con l’ambizione di riposizionare i nostri mezzi pesanti, allargare la leadership nelle motorizzazioni alternative, con forte espansione nel gas liquefatto (Lng), entrare nel segmento delle propulsioni fuel cell a idrogeno e realizzare una crescita globale attraverso partnership».

I veicoli pesanti a zero emissioni di Nikola, alimentati da tecnologia proprietaria fuel cell a idrogenobatterie elettriche, saranno i primi a entrare in produzione. L’innovativo modello di business di Nikola prevede una modalità di leasing tutto compreso, che include il veicolo, il servizio e le spese di manutenzione e rifornimento, offrendo un costo totale di esercizio a lungo termine equivalente o inferiore a quello del diesel.

Le tappe fondamentali a breve termine saranno l’industrializzazione del Nikola Two per il mercato nordamericano l’integrazione della tecnologia dell’ Iveco S-Way nel Nikola Tre per entrambi i mercati nordamericano ed europeo. Nel lungo termine, una joint-venture continentale si occuperà sia di veicoli a batteria elettrica (BEV, battery electric vehicles) sia di veicoli elettrici alimentati a fuel cell (FCEV, fuel-cell electric vehicles), da lanciare nell’ultimo trimestre del 2022. Nikola ha intenzione di utilizzare la rete di vendita europea di Iveco, così come i servizi di assistenza e i canali di garanzia, per accelerare il proprio ingresso nel mercato europeo.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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