Non c’è pace per l’Interporto di Bologna. Dopo la decisione diricapitalizzare, dopo quella del Comune di Bologna (risalente allo scorso digennaio) di mettere in vendita le proprie quote, dopo le manifestazione diinteresse che, a quanto ha dichiarato dallo stesso presidente Alessandro Ricci,sono giunte anche da oltre frontiera, ma anche dopo la pesante stangata dell’Imue i danni di oltre un milione di euro provocati da una tromba d’aria, adessoarriva un’altra notizia destinata a far saltare il piatto.
Anche la Provincia,contrariamente a quanto sembrava inizialmente, ha interesse a dismettere. E siccomela Provincia detiene un 17%, sommato al 35% del Comune viene fuori unapercentuale (per essere precisi) del 52,66% che di fatto equivale allamaggioranza del capitale sociale della struttura. Tant’è che di fronte a unatale prospettiva, i due enti locali si sono consultati e a quel punto il Comuneha deciso di revocare la procedura in corso per la cessione delle propriequote, per predisporre un nuovo bando congiunto Comune-Provincia che possa consentire,a chi compra, di acquisire il controllo dell’Interporto e, a chi vende –dice espressamente il comunicato degli enti locali – di ottenere «un miglior prezzo di cessione».
Interporto Bologna: Provincia e Comune vendono insieme una quota del 52%
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