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Intermodale ferroviario, Smet lancia il primo servizio “multistop” Nord-Sud per semirimorchi

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Trasportare i semirimorchi tra Nord e Sud Italia, facendo tappa nelle aree produttive della Pianura Padana e del Nord Est. È il servizio intermodale ferroviario “multistop” messo in piedi dal Gruppo SMET, attraverso la controllata SIT Rail, in partnership con CFI – Compagnia Ferroviaria Italiana e in sinergia con Terminali Italia di Ferrovie dello Stato.

Il nuovo servizio, attivo dal 1° gennaio 2020, collega il terminal di Orbassano, in provincia di Torino, con Verona e di seguito con il terminal di Bari. Sono previste al momento 3 partenze settimanali, che saliranno a 6 a partire dal mese di maggio. Il collegamento permette di trasportare su ferro oltre 270 camion a settimana, con l’eliminazione del tragitto autostradale e una riduzione di emissioni di CO2 del 65%. Si tratta del primo caso di treno “multispot” di semirimorchi che unisce Nord Ovest, Nord Est e Mezzogiorno italiano.

Per quanto riguarda i protagonisti dell’iniziativa, ricordiamo che a partire dal 2023 la flotta del gruppo Smet, oggi costituita da 5.500 unità, sarà interamente diesel free. CFI – Compagnia Ferroviaria Italiana, con 200 treni medi a settimana e circa 3.500.000 km percorsi sulla rete ferroviaria nel 2019, è invece il primo operatore ferroviario privato italiano. CFI è partner di Smet dal 2015, operando per la controllata SIT Rail treni giornalieri intermodali tradizionali sulle tratte Torino-Fossacesia-Melfi e Torino-Cassino-Nola.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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