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Incidenti stradali, autocarri più sicuri: le vittime diminuiscono di un terzo 

Il 91% dei conducenti di un mezzo pesante esce incolume da un incidente, ma le vittime sulle strade italiane non scendono sotto i 3.000. Più pericolose le strade extraurbane, mentre Sardegna, Bolzano, Trento e Veneto contano un tasso di mortalità più alto. Ogni ora 780 contravvenzioni: nel mirino eccesso di velocità e divieto di sosta

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Nel 2023 sono state 112 le persone decedute che viaggiavano su un autocarro, il 32,5% in meno rispetto al 2019, l’anno che il rapporto Aci-Istat prende in considerazione come banchmark per il decennio 2021-2030. Lo scorso anno sulle strade italiane si sono verificati 166.525 incidenti (+0,4%), con 3.039 morti (-3,8%) e 224.634 feriti (+0,5%). Rispetto al 2019 gli incidenti sono diminuiti del 3,3%, i morti del 4,2% e i feriti del 6,9%. In media, ogni giorno si sono verificati 456 incidenti (19 ogni ora), 615 feriti (25,6 ogni ora) e 8,3 morti (1 ogni 3 ore). Il costo sociale degli incidenti stradali con lesioni alle persone ammonta a quasi 18 miliardi di euro (1% del Pil nazionale). Aggiungendo i 4,3mld di euro di costi sociali per danni alle cose, si raggiungono i 22,3 miliardi di euro (pari all’1,1% del PIL).

Meno rischi sui mezzi pesanti

I rischi maggiori per i conducenti dei monopattini elettrici e biciclette con vittime in aumento, mentre i pedoni rischiano 4 volte di più rispetta a chi viaggia su un’auto o un autocarro. In particolare, per veicoli occupati, quelli dotati di protezioni esterne sono sicuramente – si legge nel rapporto- i più sicuri per i conducenti coinvolti. Le nuove tecnologie adottate e sempre più diffuse e di serie su molte vetture hanno consentito di raggiungere buone performance: i conducenti di autovetture e autocarri rappresentano infatti oltre il 91% del totale degli incolumi e il 56% di morti e feriti. Il 38,6% degli incidenti dei mezzi pesanti è avvenuto a causa di un altro mezzo della stessa dimensione, mentre un altro terzo è avvenuto in modo isolato senza il coinvolgimento di altri mezzi o utenti. 

Ecco le strade e le regioni più pericolose

Tredici le regioni con un tasso di mortalità più alto della media italiana (5,2). Nello specifico, Sardegna (7,0), Bolzano (6,7), Trento e Veneto (6,4), Emilia-Romagna (6,3), Marche, Lazio e Puglia (6,0), Calabria (5,9), Abruzzo (5,7), Toscana e Molise (5,5), Umbria (5,3). Gli incidenti stradali registrati nei grandi Comuni (Torino, Milano, Verona, Venezia, Trieste, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Messina, Catania) hanno rappresentato il 25,5% del totale (42.496). Le vittime 429 (il 14,1%) sono aumentate del 10,0% rispetto al 2022 (+22,2% rispetto al 2019). Il tasso di mortalità stradale è salito a 4,6 (4,2 nel 2022, 3,4 nel 2021) contro una media nazionale del 5,2. L’indice di mortalità (morti su 100 incidenti) resta più elevato sulle strade extraurbane (4,1: 4,3 nel 2022) – scende sulle autostrade (2,7: 3,5 nel 2022), mentre sulle strade urbane (1,1) è identico a quello dello scorso anno. La media nazionale (1,8) è praticamente invariata dal 2010.

18 mila multe al giorno, 780 all’ora

Le sanzioni per violazioni alle norme di comportamento elevate da Polizia Stradale, Arma dei Carabinieri e Polizie Locali dei Comuni capoluogo di provincia sono state più di 6,8 milioni: in media, 18.716 al giorno, 780 l’ora, 13 al minuto. Le violazioni alla sosta (3.156.218, il 37,4% del totale) e alla guida troppo veloce (3.119.247: 37%) restano, ancora una volta, i comportamenti più sanzionati (38,7% del totale). Al terzo posto l’inosservanza della segnaletica orizzontale e semaforica (756.830: 9%). In forte aumento (+52%) le multe per mancato uso del casco (63.881), in leggera crescita (+3,6%) quelle (39.046) per guida in stato di ebbrezza, in lieve calo (-3,1%), invece, quelle per mancato uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini (160.339: 1,9% del totale). Sempre alto (oltre 100mila da contravvenzioni elevate da Polizia stradale e Polizia locale) il numero di sanzioni per uso improprio di radiotelefoni e cuffie.

Contestualmente alla diffusione del suo rapporto sugli incidenti stradali, anche quest’anni ACI ha voluto profondere un grande impegno per promuovere la cultura della sicurezza stradale in occasione della 44esima edizione del Giffoni Film Festival (in corso in questi giorni a Giffoni), sottolineando l’importanza dell’educazione stradale ai fini della prevenzione dell’incidentalità e della salvaguardia delle vite umane.

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