Scatta da oggi la riduzione dell’accisa sui carburanti e quindi del loro prezzo di vendita. Sono infatti stati pubblicati nella notte in Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale e il decreto legge «Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina», che contengono le norme che ne riducono il prezzo.
L’effetto delle misure consistono nella riduzione del prezzo di benzina e gasolio di 25 centesimi di euro al litro per un periodo di 30 giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento (quindi da oggi 22 marzo e fino al 21 aprile). Ma è previsto che fino al 31 dicembre 2022 le aliquote di questi tributi potranno essere rideterminate senza dover ricorrere a un decreto legge ma solo con un provvedimento ministeriale.
Specifiche norme sono poi introdotte per i depositi di stoccaggio dei prodotti e per evitare manovre speculative, con poteri al Garante dei Prezzi e l’utilizzo della Guardia di Finanza «per monitorare l’andamento dei prezzi, anche relativi alla vendita al pubblico, di benzina e gasolio usato come carburante».
Per quanto riguarda le misure a sostegno dell’autotrasporto, oltre agli 80 milioni stanziati nel Decreto Energia, si aggiungono risorse e contributi ad hoc. Viene istituito infatti un «fondo per il sostegno del settore dell’autotrasporto per mitigare gli effetti economici derivanti dagli aumenti eccezionali dei prezzi dei carburanti». A disposizione un budget di circa 500 milioni di euro per il 2022. Presto in arrivo un decreto del Mims, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, con cui verranno definiti i criteri di determinazione, le modalità di assegnazione e le procedure di erogazione delle risorse.