Il ministro dell’Ambiente Corrado Clini lo ha detto chiaramente: sul Sistri bisogna andare avanti. Più precisamente rispondendo alle domande delle Commissioni Ambiente di Camera e Senato ha dichiarato che “Il sistema è di indubbia utilità rispetto all’obiettivo di combattere le ecomafie e le questioni tecniche e procedurali che si sono poste in sede realizzativa devono essere rapidamente risolte, così da consentire in tempi rapidi il collaudo del sistema”.
Ma i tempi sono stretti. Il 9 febbraio 2012 è la data prevista per l’avvio del sistema ed è per questo che “Il nostro obiettivo – ha proseguito il ministro – è completare le prove di funzionamento per collaudare il sistema (…). Ci sono state questioni amministrative e tecniche che si sono interposte ad una sua rapida adozione. A questo punto invito chi è contrario a dirlo espressamente senza prendere a pretesto questioni tecniche”.
Così parlò il ministro. Ma qualcosa ha scritto pure, anche perché il comma 3 dell’art. 6 della “Manovra-bis” contenuta nel D.L. n. 138/2011, diceva espressamente che “Con decreto del Ministro dell’ambiente … entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sono individuate specifiche tipologie di rifiuti, alle quali, in considerazione della quantità e dell’assenza di specifiche caratteristiche di criticità ambientale, sono applicate, ai fini del SISTRI, le procedure previste per i rifiuti speciali non pericolosi.” Ed effettivamente questo decreto adesso c’è, seppure non è stato ancora reso pubblico perché sottoposto al vaglio della Corte dei Conti.
Parole, scritti, ma anche qualche fatto. Perché dal 12 dicembre e fino a fine anno il Sistri è entrato nella fase di test permanente. A quanto si legge sul relativo sito, sembra che qualcosa sia cambiato nel sistema, “sono state introdotte numerose semplificazioni procedurali sulla base delle indicazioni prospettate dalle organizzazioni imprenditoriali e dagli operatori”.
Tutto bene, quindi? Al ministero fanno spallucce. Il numero dei partecipanti al test, infatti, rimane molto contenuto, ma la funzionalità tecnica – a loro giudizio – parrebbe molto migliorata e “la gran parte degli utenti ha ritenuto soddisfacenti i tempi impiegati per la predisposizione delle schede”. Anche per questo è stato deciso di allargare la partecipazione al test permanente di tutti gli utenti che dal 9 febbraio dovranno adeguarsi al Sistri, in modo da raccogliere ancora consigli e accrescere la confidenza con il sistema. Per chi si appresta a partecipare a questi test il consiglio dato dal ministero è di consultare preventivamente i Manuali “Guide rapide” e “Casi d’uso” presenti sul Portale www.sistri.it, di utilizzare il Servizio online in area autenticata così da poter rettificare o integrare le informazioni relative al proprio profilo, di aggiornare i Dispositivi USB e di compilare i questionari scaricabili dal Portale Sistri.
Per eventuali chiarimenti ci sono due recapiti.
Un numero verde: 800 00 38 36.
Un indirizzo e-mail: supportotecnico@sistri.it.
Il Sistri accelera: test permanente fino a fine anno
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