Via libera a «Green Bridge», il progetto della Samer Seaports&Terminals relativo alla costruzione di una piattaforma ferroviaria di scambio intermodale mare/ferrovia che consentirà di trasferire su rotaia tutti i veicoli pesanti in arrivo dalla Turchia nel porto di Trieste.
«Saranno 150 mila i camion che viaggeranno su ferrovia – afferma Marina Monassi, presidente dell’Autorità portuale di Trieste – rendendo sempre più ecocompatibile l’impatto dei traffici del porto di Trieste, in perfetta sintonia con il percorso avviato dall’Apt per l’ottenimento della certificazione ambientale Emas. L’investimento del terminalista sarà di 8 milioni di euro con 40 nuove assunzioni dirette, ulteriori e numerosi posti di lavoro nell’indotto e consentirà il consolidamento definitivo dell’Autostrada del Mediterraneo su Trieste».
Nel 2013 il porto di Trieste, dopo un biennio 2011-2012 di forte crescita, ha ulteriormente rafforzato la propria posizione in termini di volume di merci in transito, con circa 56 milioni di tonnellate rispetto ai 49,2 del 2012, registrando un incremento del 15,11%, che vale la prima posizione a livello nazionale e la decima tra i primi 20 grandi porti d’Europa. «Con 458.497 Teu – pari a +11,49% sul 2012, sempre nel 2013, commenta la presidente Monassi – abbiamo raggiunto un record storico per questo scalo. Anche il 2014 è già con un ulteriore segno “+” e ha grandi prospettive di ulteriore crescita: al 31 marzo i Teu lavorati sono stati 110.678 con un aumento del +2,5% rispetto allo stesso periodo del 2013.».
Il porto di Trieste verso lo scambio intermodale mare/ferrovia
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