L’Autorità Portuale di Ravenna è entrata in UIRNet, la società chiamata in esclusiva a realizzare una Piattaforma di gestione della rete Logistica Nazionale, al fine di offrire servizi per migliorare l’efficienza dei processi logistici e aumentare la sicurezza e la sostenibilità del sistema dei trasporti, consentendo l’interconnessione tra trasportatori, aziende di logistica, interporti. In questo senso UIRNet coordinerà e integrerà tale Piattaforma con le piattaforme realizzate dalle singole Autorità Portuali.
Anzi, da questo punto di vista la partecipazione dell’Autorità Portuale di Ravenna alla società UIRNet facilita una rapida attivazione della connessione del Port Community System di Ravenna alla Piattaforma Logistica Nazionale e l’avvio di altri progetti. In sostanza, grazie alle nuove modalità di trasmissione dei dati, sarà possibile arricchire con i dati generati in porto la qualità dei servizi forniti agli operatori esterni al porto (autotrasporto, ricevitori/caricatori, nodi logistici, interporti, ecc.), aumentando, tra l’altro, la sicurezza del trasporto anche ai fini doganali.
L’ingresso dell’Autorità Portuale di Ravenna in UIRNet rappresenta, inoltre, una condizione favorevole all’elaborazione di strategie comuni per lo sviluppo dei collegamenti del porto di Ravenna con i nodi logistici della pianura padana e lungo corridoi controllati. Questo diviene elemento fondamentale sia nel contesto della prossima sperimentazione delle nuove procedure di “sdoganamento in mare”, sia, più in generale, in quello dello sviluppo delle Autostrade del Mare che, a Ravenna nell’ultimo anno sono cresciute del 107%.
«Ovviamente il porto deve essere in grado di fornire tutte le informazioni necessarie alla Piattaforma Logistica Nazionale – afferma Galliano Di Marco, presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna – ed è quello su cui ci si sta impegnando da tempo con le varie categorie di operatori. Ricordiamo che a Ravenna è in funzione, primo in Italia, lo Sportello Unico Doganale e il pre-clearing, e si sta lavorando per la realizzazione dello sdoganamento in mare. Non avrebbe senso, infatti, realizzare le grandi opere di sviluppo infrastrutturale dello scalo, penso all’approfondimento dei fondali in primis, se non si procedesse parallelamente al miglioramento e all’ottimizzazione della qualità dei servizi legati alle operazioni portuali, poiché anche da questi dipende la competitività dello scalo. Garantire questo livello di servizi, diviene, peraltro, condizione indispensabile per essere considerati scalo valida porta di accesso alle merci provenienti dall’Asia e questo, con l’imminente traffico che comporterà l’EXPO 2015, candida Ravenna a svolgere in maniera eccellente tale ruolo».