Il porto di Gioia Tauro torna vicino ai fasti pre-crisi. Il 2013, a pochi giorni dalla fine dell’anno, si preannuncia infatti molto positivo, segnato da una crescita del 14% che porta lo scalo calabrese a 3,1 milioni di teu, non molto distante dal record raggiunto nel 2008 di 3,5 milioni di teu.
Merito – ha chiarito il presidente dell’Autorità portuale di Gioia Tauro, Giovanni Grimaldi – «di una serie di lavori finanziati dalla Regione, con l’Accordo di Programma Quadro per 80 milioni di euro complessivi, che hanno consentito al porto di ospitare anche le navi di nuova generazione”.
A Gioia Tauro oggi vengono utilizzate tre chilometri di banchina, con fondali da 16 a 18 metri di profondità e in grado di far attraccare anche navi da 14.000 teu.
Peraltro, il futuro di Gioia Tauro dovrebbe essere a maggior ragione roseo, visto che a breve dovrebbe tornare a far scalo nel porto anche la compagnia di navigazione Maersk Line, in virtù dell’accordo che la legano in un unico network con la MSC e con la Cma-Cgm.