Il nuovo Codice della strada è legge. Ieri il Senato ha approvato il disegno di legge che imprime una stretta alle regole per la sicurezza stradale. E mentre arrivano sanzioni più dure per la guida in stato di ebbrezza, al cellulare, per l’eccesso di velocità, spuntano tra gli ordini del giorno approvati due novità importanti per l’autotrasporto: un regime diversificato per gli autisti professionisti in caso di sospensione breve della patente e la revisione dei mezzi pesanti anche nelle officine private. Si tratta del compromesso trovato alla ripresa dei lavori parlamentari per approvare rapidamente il testo in Senato, dove durante l’estate, si era consumato un faccia a faccia tra le diverse voci della maggioranza con Forza Italia e Fratelli d’Italia che avevano presentato molti emendamenti, mentre la Lega, coordinata dal ministro Salvini che sull’approvazione del nuovo Codice ha puntato molto, spingeva per un’approvazione rapida senza un altro passaggio alla Camera dei Deputati. Così molti emendamenti al testo sono stati trasformati in ordini del giorno dei quali il Governo dovrà tenere conto nell’esercizio di delega alla quale il testo (articolo 35) rimanda dando all’esecutivo un anno di tempo per adeguare l’impianto normativo del Codice della strada alle novità approvate dal Parlamento (che entrano in vigore subito con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale), ma anche con le sentenze della Corte costituzionale, della Cassazione e della Corte di giustizia Ue e, appunto, tenendo conto degli ordini del giorno approvati dal Senato.
Sospensione breve della patente: norme ad hoc per chi ha una CQC
Tra questi, due riguardano in modo diretto l’autotrasporto. Il primo, presentato da Etelwardo Sigismondi (Fratelli d’Italia) punta a un regime ad hoc per gli autisti professionisti in possesso di CQC in caso di sospensione breve della patente. In questo caso, l’ordine del giorno, chiede l’impegno del governo di “dare chiara indicazione, in fase attuativa delle nuove disposizioni in materia di sospensione breve della patente di guida, in merito al fatto che – ai fini dei controlli su strada e dell’applicazione della nuova sanzione della sospensione breve – la decurtazione dei punti in caso di violazioni commesse alla guida di un veicolo che richieda anche il possesso della CQC avvenga su uno solo dei titoli abilitati”. La sospensione breve della patente scatta per chi dispone di meno di 20 e/o 10 punti. In particolare, in caso di infrazione rilevata da parte delle forze dell’ordine riguardo al mancato utilizzo delle cinture di sicurezza o dell’uso del cellulare mentre si è alla guida, sarà prevista una sospensione di 14 giorni per chi detiene meno di 10 punti sulla patente e di 7 giorni per chi ne possiede meno di 20.
Revisioni dei mezzi pesanti esternalizzate
Un altro punto molto importante accolto in un ordine del giorno firmato da Gabriella Di Girolamo (Movimento 5 Stelle) è l’invito al Governo di “rimuovere gli ostacoli al processo di esternalizzazione delle revisioni dei veicoli pesanti”. Nell’Odg si legge che “l’attività dell’ispettore, sia pubblico che privato, è limitata all’acquisizione di una certificazione attestante il corretto funzionamento dell’unità” e si chiede al Governo di dare attuazione al criterio di delega “che prevede la ricognizione delle attività pubbliche e private contemplate nel codice della strada e nel relativo regolamento nell’ottica di assicurare lo snellimento degli adempimenti a carico dell’utenza”.
Alcolock e velocità
Tra le altre novità approvate la sanzione per chi guida con lo smartphone che aumenterà da un minimo di 250 euro a un massimo di 1.000. Tolleranza zero per l’alcol alla guida: oltre all’inasprimento delle sanzioni, compare anche l’obbligo di installare sul veicolo l’alcolock, un dispositivo che impedisce l’avvio del motore in caso di rilevamento di un tasso alcolemico superiore a zero. Nel mirino anche la guida sotto stupefacenti. Chi viene trovato alla guida drogato non dovrà più necessariamente essere in uno stato di alterazione psico-fisica, ma basterà che risulti positivo ai test perché scatti la revoca della patente e la sospensione di tre anni. Sanzione da 173 a 694 euro a chiunque superi di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità. Se la violazione è compiuta all’interno di un centro abitato e per almeno due volte nell’arco di un anno, la sanzione è innalzata fra 220 e 880 euro con sospensione della patente da quindici a trenta giorni. Novità positiva per gli autovelox: nel caso in cui si prendano più multe nello stesso tratto stradale, in un periodo di tempo di un’ora e di competenza dello stesso ente si paga una sola sanzione: quella più grave aumentata di un terzo.