Le organizzazioni criminali che effettuano furti e rapine ai camion costano all’economia del Regno Unito 428 milioni di sterline all’anno, praticamente l’equivalente di quasi mezzo miliardo di euro. Questa impressionante quantificazione è stata resa nota nel rapporto 2022 «Freight & Cargo crime across England & Wales», a cura del National Vehicle Crime Intelligence Service (NaVCIS). Una cifra spropositata che mette ben in evidenza come le bande criminali vedano chiaramente nei mezzi pesanti obiettivi facilmente depredabili.
Il rapporto spiega che i luoghi principali dove si verificano i furti sono i parcheggi stradali indipendenti, in genere all’interno di piazzole di sosta o di un’area industriale. Luoghi considerati poco sicuri dove mezzi e autisti sono aggredibili più facilmente.
Dopo aver appreso i risultati del rapporto, la Road Haulage Association (RHA), associazione britannica dedicata al trasporto merci su strada, ha puntato severamente il dito sulle infrastrutture, chiedendo maggiori controlli al fine di tutelare la sicurezza delle merci e l’incolumità delle persone. La stessa NaVCIS ha fornito alcune raccomandazioni. «Tutti i parcheggi per camion esistenti – si legge nel rapporto – dovrebbero essere aggiornati agli standard “sicuri”. Il governo dovrebbe inoltre fornire supporto alla regolamentazione e alla pianificazione di un unico, solido standard di parcheggio che sia tenuto a soddisfare i più alti standard di sicurezza».
Anche nel nostro Paese la situazione è particolarmente critica. Gli ultimi dati disponibili sono quelli del marzo 2022, resi noti dall’Osservatorio Viasat, da cui emergeva che ben 7.822 mezzi per il trasporto merci spariscono ogni anno in Italia, di cui se ne ritrova molto meno della metà (il 41%), con conseguente elevato danno economico per le aziende.
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