Minacce e forme di violenza a uno degli ispettori del Lavoro che stava verificando se all’interno dell’azienda ci fossero affidamenti di lavoro ad autisti esterni privi di un qualunque rapporto contrattuale. È l’ipotesi con cui viene processato il titolare di un’azienda di autotrasporto di Gela, a conduzione familiare, nella quale però erano state riscontrate diverse irregolarità e ipotesi di lavoro nero. Ragion per cui erano scattati i controlli da parte dell’ispettorato del Lavoro e dell’Inail. A quanto sostiene l’accusa, confortata dalle testimonianze di alcuni ispettori, nel corso di uno di questi controlli il titolare dell’azienda si sarebbe rivolto a uno degli ispettori in modo aggressivo, apostrofandolo con minacce reiterate e poi, una volta accompagnatolo all’esterno, gli aveva anche fatto intendere che non gli conveniva andare avanti nell’indagine o, peggio ancora, disporre sanzioni, perché sapeva perfettamente dove rintracciarlo.
Ovviamente il titolare dell’azienda smentisce questa ricostruzione, spiegando che in realtà le frasi non miravano in alcun modo a intimorire l’ispettore. Sarà la magistratura, ora, a stabilire chi dei due abbia ragione.