Le operazioni di concentrazione societaria nel settore della mobilità rappresentano un fenomeno inarrestabile. Come vi abbiamo raccontato in un nostro recente articolo, nel 2022 si è registrata la crescita più significativa di acquisizioni e fusioni degli ultimi anni, con oltre la maggioranza delle operazioni finanziarie (il 64%) che si è registrata proprio nel settore della logistica e dei trasporti. Segno di come il mantra per le grandi aziende sembri essere uno solo: aumentare di dimensioni, diventare più grandi, più forti.
E anche il 2023 si è aperto con il botto, con una serie di operazioni che hanno fatto notizia e che confermano la tendenza alla concentrazione nei più svariati settori. Da MSC ad AutospedG, da CEVA a Stef. L’ultima in ordine temporale è quella di Targa Telematics, azienda trevigiana da oltre 20 anni specializzata in tecnologiche di telematica, smart mobility e piattaforme IoT digitali per operatori di mobilità, che pochi giorni fa ha annunciato di aver acquisito il gruppo Viasat, noto per essere tra i principali operatori nella produzione di sistemi elettronici hi-tech e di servizi di sicurezza satellitare in campo automotive.
L’operazione è di quelle importanti. Targa Telematics è una realtà che muove un giro d’affari di 56 milioni di euro (dati al 2022), con 160 dipendenti e più di 950 clienti sparsi in tutta Europa. Il suo campo di attività è trasversale: spazia dalla telematica assicurativa al fleet management, dalla diagnostica e telemetria remota dei mezzi, veicoli professionali e da cantiere, alla gestione dei mezzi aeroportuali. E adesso, con l’ingresso di Viasat, punta ad allargare ancora di più il suo spettro di attività in ambito di tecnologie offerte, potendo contare sull’expertize del gruppo Viasat in termini di servizi e soluzioni info-telematiche satellitari e IoT per la sicurezza e la protezione di persone, mezzi e merci.
Ma soprattutto, con questa operazione, Targa mira ad allargare a livello internazionale il suo bacino di espansione, dal momento che Viasat ha una presenza diretta in 9 paesi in Europa (Italia, Portogallo, Spagna, UK, Francia, Belgio, Romania, Bulgaria, Polonia), 1 nell’America Latina (Cile), 1 in Asia (Cina) e 60 paesi nel mondo tramite i propri rivenditori, con oltre 3 milioni di euro investiti in sviluppo e innovazione all’anno, un parco circolante a livello europeo di 700.000 veicoli con dispositivi a bordo, un network europeo di 10 centrali operative (di cui 2 in Italia, a Roma e a Torino) e, ancora, una capillare presenza commerciale e di assistenza sul territorio europeo con oltre 2.100 centri d’installazione di dispositivi Viasat. Non a caso Nicola De Mattia, CEO di Targa Telematics, ha infatti commentato che «questa operazione consente al gruppo di fare un salto importante in termini dimensionali e di presenza internazionale».
Adesso si attende soltanto il perfezionamento dell’operazione, che è previsto indicativamente per il primo semestre del 2023, previa autorizzazione da parte dell’Autorità Antitrust.