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MSC rileva la metà di Italo

La società leader nella logistica marittima potenzia il suo impegno del trasporto ferroviario. E stringe un partenariato strategico di lungo periodo con Global Infrastructure Partners per la gestire insieme e per sviluppare lo società specializzata in treni ad alta velocità e per portarla anche dove attualmente non arriva. Diego Aponte la definisce una mossa coerente rispetto all’obiettivo del gruppo che è quello di «sviluppare ulteriormente modalità di trasporto sostenibili, sia per i passeggeri che per le merci»

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La notizia aleggiava da tempo ma adesso è ufficiale: Mediterranean Shipping Company (MSC), società globale di trasporti e logistica, attiva in tutto il mondo (per la precisione in 155 paesi con 675 sedi) e in tutte le modalità di trasporto, potenzia la sua presenza nel settore ferroviario annunciando la firma di un accordo vincolante con cui acquisisce una quota di circa il 50% in Italo – Nuovo Trasporto Viaggiatori S.p.A da Global Infrastructure Partners (GIP), importante investitore indipendente attivo nel settore delle infrastrutture, tramite il suo terzo fondo principale per le infrastrutture (GIP III), con cui stabilisce un partenariato strategico di lungo periodo per lo sviluppo futuro di Italo. L’altra metà della società, infatti, rimane di proprietà di GIP, che ne assumerà la governance congiuntamente a MSC, insieme ad alcune realtà orbitanti attorno al Gruppo Allianz, a fondi gestiti da Allianz Capital Partners e ad altri co-investitori.

Italo non ha bisogno di presentazioni: è stata di fatto la società che, a partire dal 28 aprile del 2012, ha introdotto la concorrenza nel trasporto ferroviario, seppure concentrandola sui treni ad alta velocità. Dispone di una flotta di 51 treni elettrici, collegando 51 città in tutta Italia e servendo oltre 20 milioni di passeggeri all’anno.

Gli obiettivi di MSC

MSC fornisce una lettura precisa dell’operazione. Diego Aponte, Group President di MSC Mediterranean Shipping Company SA, sottolinea come «questo accordo dimostri il nostro impegno di lunga data per l’Italia e il sostegno al trasporto ferroviario passeggeri ad alta velocità nel Paese». Aponte sostiene di credere «fortemente nel potenziale di Italo per rafforzare ulteriormente la connettività ferroviaria in tutta Italia, ma anche nel mercato turistico nazionale». Ma soprattutto indica l’operazione Italo come una mossa coerente rispetto all’obiettivo del gruppo «di sviluppare ulteriormente modalità di trasporto sostenibili, sia per i passeggeri che per le merci. Il tutto in linea con gli sforzi dell’Italia per potenziare la sua rete infrastrutturale attraverso nuovi progetti delineati nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per estendere i servizi ferroviari ad alta velocità anche alle località che oggi non possono accedere al servizio».

La sostenibilità è anche l’aspetto di condivisione enfatizzato da Bayo Ogunlesi, Presidente e CEO di Global Infrastructure Partners, convinto che «il trasporto ferroviario ad alta velocità sia fondamentale per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni».

Il completamento dell’operazione è soggetto al soddisfacimento delle consuete condizioni, tra cui l’ottenimento delle autorizzazioni regolamentari e di concorrenza nelle giurisdizioni interessate.


MSC ha sede a Ginevra, in Svizzera, ma di fatto opera in tutto il mondo. È stata fondata nel 1970 da Gianluigi Aponte ed è tra le principali compagnie di navigazione per il trasporto di container al mondo con una flotta di 760 navi che trasportano 23 milioni di teu ogni anno (nel 2022 aveva strappato la testa della classifica a Maersk), impiega oltre 180.000 persone, fa scalo in 520 porti su più di 260 rotte commerciali.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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