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Mercato veicoli industriali: maggio in crescita, ma sui 5 mesi resta il rosso

Il Centro Studi e Statistiche Unrae sui dati di immatricolazione forniti dal Mims fotografa un mercato altalenante. A maggio bene i pesanti, male i leggeri e i medi. Starace: «occorre sostenere la domanda mediante un fondo ad hoc per l’autotrasporto, che possa aiutare il settore nella fase contingente e nella transizione»

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Arriva puntuale da Unrae la stima del mercato dei veicoli industriali nel mese di maggio 2022 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Complessivamente, i veicoli sopra le 3,5 tonnellate hanno registrato un +12,5% con 2.435 unità immatricolate (contro 2.164 del maggio 2021).
Nello specifico, il rialzo delle vendite è trainato dal comparto dei veicoli pesanti con mtt dalle 16 ton, che cresce di oltre 300 unità rispetto allo scorso anno, registrando una crescita pari a un +17,3%.
Continua, invece, il trend negativo delle altre fasce di peso: in calo del 9,8% i veicoli leggeri tra le 3,5 e le 6 ton, mentre i medio-leggeri, ovvero tra le 6,01 e le 16 ton, perdono il 10,3% sul 2021.
Numeri che complessivamente lasciano in rosso i numeri dei primi cinque mesi dell’anno che chiudono con un -5,3% (con 11.037 unità).

«Accogliamo positivamente l’incremento delle immatricolazioni di maggio, sebbene sia ormai evidente la forte volatilità del mercato dei veicoli industriali, che continua a mostrare in questi mesi alti e bassi a causa delle difficoltà delle Case produttrici in materia di supply chain e carenza della componentistica» è il commento di Paolo A. Starace, presidente della Sezione veicoli industriali di Unrae che sottolinea «La situazione è ancora profondamente incerta in quanto la crisi mondiale e il brusco aumento dell’inflazione impattano pesantemente sulla capacità produttiva dei costruttori, sul costo dei veicoli e sul prezzo dei carburanti. Pertanto, rimane di primaria importanza sostenere la domanda mediante un fondo ad hoc per l’autotrasporto, che possa aiutare il settore nella fase contingente e nella transizione».

Il perdurare della crisi congiunturale e dei conseguenti ritardi nella consegna dei nuovi veicoli, porta l’associazione a suggerire alle aziende di autotrasporto di anticipare la programmazione degli acquisti per il prossimo anno, in modo da assicurarsi la consegna dei veicoli e scongiurare un ulteriore invecchiamento del parco circolante.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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