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Mercato veicoli industriali: balzo in avanti a giugno (+27,2%)

La crescita è dovuta principalmente all'entrata in vigore del regolamento GSR 2 dell'Unione europea, entrato in vigore da pochi giorni, che obbliga i costruttori a dotare i veicoli di sistemi avanzati di assistenza alla guida. Di conseguenza, le immatricolazioni hanno registrato un'impennata per la necessaria evasione di stock

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Unrae, l’associazione che rappresenta i costruttori esteri di veicoli, ha reso noto che il mese di giugno ha compiuto un deciso scatto in avanti nel mercato dei veicoli industriali, con 3.557 unità immatricolate rispetto alle 2.796 dello stesso periodo dell’anno precedente (+27,2%). La performance è stata positiva in tutti i segmenti di mercato: la fascia dei veicoli pesanti (con massa uguale o superiore a 16 t) segna infatti il +30,4%, mentre i mezzi leggeri fino a 6 t registrano un netto rialzo del 49,5%. Anche i veicoli medio-leggeri (da 6,01 a 15,99 t) fanno registrare un incremento (seppur più contenuto) pari al 2,8% rispetto a giugno 2023.

Guardando al consolidato del primo semestre del 2024, le immatricolazioni hanno raggiunto 16.798 unità, portando il mercato a una crescita dell’11,2% rispetto allo scorso anno.

fonte: Unrae

Secondo Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’Unrae, questo risultato positivo è da attribuire «all’entrata in vigore il 7 luglio scorso del Regolamento Generale sulla Sicurezza dei veicoli (il cosiddetto GSR 2, che introduce l’obbligo di equipaggiare i mezzi con nuovi Adas) e della conseguente necessità delle reti distributive di smaltire il proprio stock di veicoli». Tuttavia, secondo Starace, nonostante la percentuale di crescita del primo semestre abbia superato le aspettative, «restano ancora valide le previsioni formulate a inizio anno, che indicano una riduzione delle immatricolazioni e una flessione nel cumulato dei dodici mesi».

In tema di prospettive politiche, Starace sottolinea gli effetti dei recenti risultati elettorali sulla formazione della nuova Commissione europea, che appaiono piuttosto chiari. «Sebbene i Regolamenti Ue prevedano dei riesami degli obiettivi nei prossimi anni – ha affermato – l’attuale contesto politico non lascia presagire imminenti stravolgimenti all’impianto normativo in materia di transizione ecologica e all’indirizzo verso le alimentazioni a zero emissioni. Tuttavia, le sfide della decarbonizzazione richiedono, ora più che mai, interventi concreti a sostegno dell’autotrasporto. L’auspicio è che, in ambito nazionale, siano presto destinati fondi cospicui ad incentivare il rinnovo del parco veicolare, e che vengano implementate misure strutturali per una rapida diffusione delle motorizzazioni più virtuose».

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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