Segno negativo a dicembre nel mercato dei veicoli commerciali (-9,4% con 18.117 veicoli immatricolati), settore che a fatica ha reagito alla profonda crisi che ha colpito l’anno appena concluso e che chiude il 2020 con una pesante perdita di 28.400 veicoli da lavoro.
Secondo il Centro Studi e Statistiche Unrae, l’anno scorso è andato in archivio con 160.220 immatricolazioni complessive (nel 2019 erano state 188.634); una perdita complessiva di 28.400 veicoli commerciali, che si traduce in un calo del 15,1%, facendo arretrare il mercato sul livello più basso degli ultimi 5 anni. Questo «nonostante il recupero di consegne rimandate nel periodo più duro della pandemia, lo sviluppo dell’e-commerce e gli sforzi di un settore che si è dimostrato ancora una volta fondamentale nell’assicurare la distribuzione urbana delle merci» sottolinea Michele Crisci, presidente Unrae.
«La Legge di Bilancio 2021 – prosegue Crisci – con uno stanziamento di 50 milioni di euro, accoglie le auspicate richieste delle Associazioni del settore con interventi di sostegno differenziati in base alla massa dei veicoli, alla contestuale rottamazione di un mezzo della medesima categoria, con una premialità maggiore per le motorizzazioni che guideranno la transizione tecnologica del trasporto».
Sotto il profilo delle alimentazioni il diesel ha registrato una flessione in linea con il mercato, coprendo l’88,2% delle immatricolazioni (-0,4 p.p.); quasi dimezzati i volumi immatricolati dei veicoli a benzina che scendono al 3,4% di quota sul totale (-1,6 p.p.) e in forte calo anche quelli a Gpl (-40,1%) e metano (-23%), rispettivamente all’1,5% e al 3% di rappresentatività. Crescono invece i veicoli ibridi che raggiungono il 3,2% di quota di mercato (un anno fa era lo 0,5%).
Una manovra con cui, secondo il presidente Unrae, «è stata riconosciuta l’importanza del settore dei veicoli commerciali per la nostra economia e l’urgente necessità di accelerare il rinnovo di un parco circolante ancora molto anziano, composto per i 2/3 da veicoli uguali o antecedenti all’Euro 4, mezzi che nel 2021 beneficeranno dell’incentivo alla rottamazione» e che consente di «guardare avanti con maggiore fiducia».