È una spirale in continua discesa quella del mercato italiano dei rimorchi e semirimorchi con massa totale a terra superiore alle 3,5 tonnellate. Ad eccezione dell’unico mese con il segno + alla voce immatricolazioni (giugno, +4,1%), il 2024 si sta rivelando un anno particolarmente critico per il comparto, con una serie continua di cali.
Dopo il -3% di luglio e il -17,5% di agosto, anche settembre ha fatto registrare un calo significativo: -36,8%, con 842 unità immatricolate in meno rispetto alle 1.332 di settembre 2023. I dati, diffusi dal Centro Studi e Statistiche dell’Unrae, evidenziano anche il calo nel cumulato dei primi nove mesi dell’anno, con 10.197 rimorchi e semirimorchi immatricolati da gennaio scorso contro gli 11.992 dello stesso periodo del 2023, per una perdita totale in volume di 1.795 unità (-15%).
Secondo Michele Mastagni, Coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti di Unrae, «l’andamento dell’immatricolato di quest’anno ha risentito delle incertezze economiche e dell’elevato costo del denaro, fattori che hanno disincentivato il rinnovo dei veicoli da parte delle aziende di autotrasporto, portando il mercato verso una chiusura 2024 con un calo a doppia cifra. Se a questo aggiungiamo che l’età media del parco circolante italiano ha ormai raggiunto i 17 anni, il risultato è una combinazione preoccupante che rischia di compromettere la sicurezza della circolazione stradale».
Unrae ha chiesto pertanto al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di emanare con urgenza il provvedimento necessario per rendere operativo, entro la fine dell’anno, il fondo di 7,5 milioni di euro per gli incentivi 2024 destinati all’acquisto di nuovi rimorchi e semirimorchi.
«Inoltre – continua Mastagni – dal momento che nel testo della Legge di Bilancio presentato in Parlamento non sono previste misure specifiche per il trasporto merci, un settore di importanza cruciale per l’economia del nostro Paese, continueremo a sollecitare l’istituzione di un Fondo quadriennale dedicato, di almeno 70 milioni di euro, per il rinnovo del parco circolante, che aiuti a rilanciare il mercato dei veicoli trainati e a migliorare la sicurezza stradale».