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Medkon-Porto Taranto, cresce l’Italia nel Mediterraneo 

L’obiettivo della società turca è quello di intensificare gli scambi commerciali tra i due Paesi e raggiungere le 50mila tonnellate l’anno (5000 TEU)

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La partnership tra l’operatore marittimo turco Medkon Lines e il Porto di Taranto è ufficialmente operativa con il primo approdo avvenuto agli inizi di maggio al San Cataldo Container Terminal della portacontainer Medkon Mersin proveniente da Tunisi con il suo carico di container vuoti per poi far poi rientro in Turchia al porto di Ambarli.
L’obiettivo della Medkon è quello di intensificare gli scambi commerciali tra Italia e Turchia raggiungendo le 50mila tonnellate l’anno (5000 TEU).

Sarà la Seaway Agency, partner della barese Gts Holding, l’agente per l’Italia che, in una nota spiega che i settori che potranno sfruttare questo nuovo scalo ionico saranno principalmente quelli farmaceutico, chimico, legno e arredo, calzaturiero, l’aereospaziale e industriale. «L’obiettivo – commenta Luigi Foglio, amministratore dell’agenzia – è quello di rendere Taranto un porto strategico e più attrattivo per linee utili allo sviluppo commerciale dell’area. C’è un alto potenziale sia per le importazioni che per le esportazioni, il mercato lo ha già dimostrato con trend di crescita altissimi, nel 2022 infatti il volume degli scambi con la Turchia ha superato i 23 miliardi. Medkon si aggiudica un’ottima copertura in Italia con una migliore flessibilità riguardo container per il trasporto sia dry che refrigerato, noi ci assicuriamo una più efficiente attività di scambio con la Turchia e non solo, insomma una vera spinta per entrambe le economie. E il nostro compito – conclude Foglio – sarà quello di fornire sia assistenza tecnica e operativa sia di sviluppare al meglio le attività commerciali locali».

Il network della Medkon si rafforza con collegamenti diretti tra Turchia – Tunisia – Spagna e tra Turchia-Italia oltre a lavorare ai prossimi collegamenti intermodali per il Nord Italia e il Nord Europa grazie all’operatività ferroviaria del terminal e alla collaborazione con il gruppo Gts.

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