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Iveco cede Magirus al fondo Mutares: i dettagli dell’operazione

Lo storico marchio tedesco, nato nel 1864 e reso famoso poco dopo dall’invenzione della scala antincendio a due ruote in grado di salire fino a 14 metri, viene rilevato da una holding di private equity, interessata a creare una nuova piattaforma nel settore automotive. L’azienda, con sede a Ulm e dotata anche di un impianto a Brescia, fattura mediamente più di 300 milioni

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Iveco Group ha ceduto la proprietà del marchio Magirus e delle sue affiliate legate alle attività antincendio a Mutares, holding di private equity quotata, interessata all’acquisizione di aziende di medie dimensioni dotate di un significativo potenziale di miglioramento. L’accordo, divenuto operativo adesso recependo i termini di un preliminare siglato nello scorso marzo, porta fuori dall’orbita Iveco un’azienda storica, costituita nel lontano 1864 e divenuta famosa nel mondo perché il suo fondatore, Conrad Dietrich (di professione pompiere), inventò la prima scala a due ruote in grado di salire fino a 14 metri ed è stata quindi per 160 anni un punto di riferimento per i vigili del fuoco e per gli operatori del soccorso in tutto il mondo. Nel 1936 la società tedesca entra a far parte del gruppo Humboldt-Deutz e nel 1975, con il nome di Magirus-Deutz, viene acquisita da Fiat (prima all’80% e poi dal 1980 al 100%) per confluire nel grande contenitore Iveco che muoveva i primi passi e si connotava per un’anima transeuropea, raccogliendo esperienze di diversi paesi (quello italiano proveniente da OM e Lancia, quello francese della Unic a cui in un secondo momento si aggiunse quello spagnolo di Pegaso).

Nel corso della sua storia Magirus si è diffusa commercialmente in 70 paesi, mentre l’impulso produttivo muove da quattro stabilimenti. Accanto a quello tedesco originario, presente a Ulm, ce n’è uno austriaco a Premstatten, una sede francese a Chambery e un impianto italiano a Brescia, dove lavoravano circa 200 lavoratori circa che, stando alle cronache di quotidiani locali, saranno tutti confermati con il nuovo assetto.

Magirus, in base agli ultimi bilanci, fatturava circa 300 milioni di euro rispetto a un fatturato complessivo di gruppo di 15,2 miliardi. Già lo scorso anno, durante il Capital Market Day in casa Iveco erano state rivisti in aumento alcuni valori (per esempio, l’ebit rettificato consolidato veniva quantificato tra 920 e 970 milioni, rispetto a una stima precedente di 900-950 milioni) proprio perché si prefigurava un impatto sui conti derivante dalla vendita di Magirus.

In linea generale la vendita da parte di Iveco può essere giustificata con la volontà del gruppo torinese di concentrarsi maggiormente sul proprio core business (truck, van e bus) e di incrementare la propria disponibilità di cassa. Da parte di Mutares, invece, l’interesse risiede nell’obiettivo di creare una nuova piattaforma e rafforzare il proprio segmento dedicato ad Automotive & Mobility.

Thomas Hilse, dal 2021 a capo della Firefighting Business Unit di Iveco Group, svolgerà anche le funzioni ad interim per rendere più fluida una transizione, affiancato da Fatmir Veselaj, esperto in quota a Mutares in veste di Chief Restructuring Officer.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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