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Il trasporto che sarà: i dati (incoraggianti) del centro studi Fedespedi

Il 17º Fedespedi Economic Outlook guarda al domani in modo positivo. Guardando al 2020 invece, registra un traffico sui valichi alpini in calo, un traffico marittimo stabile (con punte positive per i porti di Trieste e La Spezia) e una crescita record per Malpensa

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Nel 2021 il volume degli scambi crescerà dell’8%. Il dato – incoraggiante – arriva dal 17esimo Fedespedi Economic Outlook, lo studio di informazione economica della Federazione Nazionale delle Imprese di Spedizioni Internazionali che quadrimestralmente offre dati e previsioni sul contesto macroeconomico, sull’import-export italiano, sulle tendenze nello shipping internazionale, il traffico attraverso le Alpi, il traffico aereo cargo e l’andamento immobiliare logistico. 

Dopo l’annus horribilis del Covid-19, il PIL Mondo nel 2021 dovrebbe tornare a crescere del 6%, dato che si abbassa al 3,7% per l’Unione Europea che risente ancora fortemente degli effetti della pandemia. Perfettamente nella media l’Italia, che dopo il calo dell’8,8% registrato nel 2020 tornerà a crescere del 3,4% secondo le previsioni Eurostat e OCSE. Tra i settori che più hanno risentito della crisi nel trimestre dicembre 2020–febbraio 2021 anche quello relativo alla fabbricazione dei mezzi di trasporto (-2,4%). 

Per quanto riguarda gli scambi commerciali, l’Italia ha segnato nel 2020 un calo dell’8,2% lato esportazioni e dell’11,3% lato importazioni, anche se nel primo trimestre 2021 «il commercio estero italiano verso Paesi Extra UE mostra segni di ripresa, con un +0,7% delle esportazioni e un +1,9% delle importazioni sul 2019» si legge nello studio.

Nonostante il calo del commercio mondiale (-5,3%), dunque, il dato è migliore delle aspettative e per il 2021 si prevede un aumento del volume degli scambi dell’8%, «ma tutto dipenderà dai tempi di recupero post-pandemia e dalla risposta degli attori economici alle politiche economiche attivate». 

Secondo i dati Fedespedi, il traffico ai principali valichi alpini, quelli svizzeri del Gottardo, Sempione, San Bernardino e San Bernardo, cui si aggiungono il Brennero e il Monte Bianco (dati Frejus non disponibili), nel 2020 è stato di 3,742 milioni di veicoli pesanti, con una flessione del -6,3% rispetto al 2019. Per quanto riguarda il traffico ferroviario, invece, dai valichi alpini della Svizzera sono transitate merci per 25,008 Mio.t, con una flessione del -6,1% sul 2019.

Per quanto riguarda lo shippingil traffico mondiale di container nel 2020 dovrebbe collocarsi intorno ai 174 milioni di Teu con un -1% rispetto al 2019 (Dynaliners), anche se nel primo trimestre 2021 si registra una forte rispesa dei traffici (+13,5%), trainata dai porti cinesi e statunitensi. Il marocchino Tanger Med si conferma come il maggiore scalo del Mediterraneo (con un aumento di merci movimentate del 20,8%), mentre in generale i porti del Mediterraneo (esclusi quelli italiani) hanno registrato un aumento del 2,6% rispetto al 2019. I principali porti italiani nel 2020 hanno movimentato 10,68 milioni di Teu, cioè lo 0,8% in meno rispetto al 2019. Traffico sostanzialmente invariato nel primo trimestre 2021 il (c.a. 1,3 Mio.Teu), bene Trieste (+7,8%) e La Spezia (+6,1%), registrano invece segno negativo Genova (-8,6%), Livorno (-7%)Napoli (-0,5%) e Salerno (-1,8%). 

Meglio il cargo aereo che continua a espandersi: +9% in termini di ton-km (CTK) rispetto a febbraio 2019 e +1,5% rispetto a gennaio 2020.  Boom per Milano MXP, principale aeroporto cargo italiano, che ha segnato una crescita record del +48,4%, concentrando in questo inizio anno il 69% del traffico aereo merci nazionale (61% nel 2020). Come si legge nel Rapporto, «la domanda di trasporto è sostenuta non solo dai prodotti del pharma, ma anche dal boom dell’e-commerce. Il fattore di carico rimane elevato (57%) mentre nel trimestre gennaio-marzo 2021 l’Italia ha visto un aumento del traffico cargo del 12,1% sullo stesso trimestre del 2020». 

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