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Il fondo Marguerite acquista il 25% di GTS

L'operazione prevede un passaggio di azioni dalla famiglia Muciaccia al fondo di private Equity e un aumento di capitale che serve a fornire alla principale società privata di trasporto intermodale i futuri investimenti

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Il trasporto intermodale italiano trova investitori internazionali. E già questa di per sé è una notizia. Anche se la società di trasporto ferroviario a ricevere gli interessi della finanza è GTS, società barese che rappresenta il principale operatore privato italiano, forte di 20 locomotive elettriche, 350 carri ferroviari e 2.450 container di proprietà. Ma forte soprattutto di un anno – il 2020, vale a dire quello pandemico – in cui i suoi ricavi sono arrivati a oltre 111 milioni di euro e l’ebitda a 22,3 milioni, con una crescita del 23% rispetto all’anno precedente. 

L’investitore, che acquisisce il 25% della società pugliese, è il fondo infrastrutturale europeo Marguerite II. L’operazione è stata concretizzata per un verso con l’acquisto di azioni dalla famiglia Muciaccia, che figura come socio unico di GTS. Al tempo stesso è stato sottoscritto un aumento di capitale che dovrebbe servire a giustificare l’operazione, vale a dire quello di supportare il piano di investimenti già calendarizzati dalla società.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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