Veicoli - logistica - professione

HomeProfessioneFinanza e mercatoIl diesel tiene solo nel trasporto pesante: i consumi crescono del 7% nei primi 5 mesi del 2024

Il diesel tiene solo nel trasporto pesante: i consumi crescono del 7% nei primi 5 mesi del 2024

In aumento anche il consumo di HVO anche se per il momento non sono disponibili rilevazioni distinte. Le performance dell’extra-rete sono buone anche a maggio. In calo di 4,5 centesimi il prezzo al litro

-

L’extra rete traina i consumi di gasolio da autotrazione nei primi 5 mesi dell’anno. Secondo le stime di Unem (Unione Petrolifera), i consumi crescono del 7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, attestandosi a un consumo pari a 305.000 tonnellate, segnale che il traffico pesante su strada rimane costante, anzi cresce del 5% ad aprile e dell’1% a maggio (rispetto agli stessi mesi del 2023) stando alle rilevazioni di Anas. In crescita, ma ancora non quantificabile, anche il consumo di HVO che, trattandosi di un carburante assimilabile al bio-diesel, l’Unem conteggia nei consumi del gasolio da autotrazione.

Il declino del diesel nella rete tradizionale

Allo stesso tempo, però, il gasolio venduto nella rete di distribuzione tradizionale è fondamentalmente stabile, con un incremento dello 0,1% rispetto a primi 5 mesi del 2023, di fatto confermando il lento declino di questo carburante per la mobilità dei passeggeri, determinata anche dalle immatricolazioni delle auto, dove il diesel perde terreno a beneficio dell’alimentazione a benzina, ancora più evidente se confrontato alla crescita del consumo dei carburanti in generale che, nei primi 5 mesi, è stata del 2,6%.

Vivace solo nell’extra-rete

Anche nel mese di maggio, l’ultimo monitorato da Unem, l’incremento dei consumi si deve solo all’extra-rete che fa crescere il fabbisogno a circa 4.000 tonnellate con un incremento del 2,3%, mentre nella rete i consumi si deprimono con un -1,2%.
In discesa anche il prezzo del gasolio a maggio che è diminuito di 4,5 centesimi arrivando in media a 1,755 euro/litro. Questo grazie a una minore tensione sulle quotazioni, pur perdurando tutte le tensioni internazionali, che hanno consentito un calo di 5-6 dollari/barile del Brent rispetto alle punte del mese precedente.

close-link