Gli scambi commerciali tra Italia e Svizzera sono fiorenti. Il paese dello scudo crociato esporta verso l’Italia beni per quasi 25 miliardi di euro e ne importa appena meno, con una bilancia commerciale praticamente allineata. Addirittura, rispetta alle importazioni elvetiche siamo il terzo partner dopo Stati Uniti e Germania.
Niente di più normale, quindi, che esistano e godano di ottima salute aziende impegnate proprio a sostenere questo scambio. Tra queste eccelle la Iemoli Trasporti, società leader nel trasporto intermodale di proprietà de La Posta Svizzera, che fino a oggi fa riferimento a una sede a Cadorago (Como), ma che – come spiega l’amministratore delegato Andrea Galluzzi – «ora non è più in grado di supportare questo sviluppo. Per questo si è resa necessaria una nuova struttura più grande e moderna, sempre tra Milano e Como. Avendo a disposizione una superficie quattro volte più grande rispetto al presente, il nuovo headquarter potrà inoltre ricevere più merce da smistare e avrà anche un’area dedicata alla logistica che attualmente non è presente».
Della struttura di cui parla Galluzzi è stata posta la prima pietra proprio lo scorso giovedì 6 luglio e il luogo individuato è Turate, in provincia di Como. I lavori si muovono su una superficie complessiva di 18mila metri quadrati e, entro la primavera del 2024, mireranno alla realizzazione di una struttura coperta di circa 8mila metri quadri, di cui 1.500 da destinare alle merci pesanti e ai prodotti ferrosi, mentre 500 saranno riservati a prodotti ADR (merci pericolose e/o a temperatura controllata), con 19 ribalte di carico. Gli uffici avranno invece una superficie complessiva di 1.200 metri quadrati. Il nuovo quartier generale di Turate affiancherà la sede della controllata Iemoli SA di Chiasso, in Canton Ticino, dotata anch’essa di un magazzino per il cross docking e la logistica completando così l’offerta per i servizi fra i due Paesi.
Quindi, spazi maggiorati, attrezzature tecnologiche migliorate e anche un investimento nella logistica prima inesistente che rendono particolarmente orgoglioso Roland Heizmann, Responsabile logistica delle merci Posta CH: «Si tratta di un’opportunità di sviluppo importante – sottolinea – che permetterà all’azienda di essere ancora più competitiva nel prossimo futuro e di offrire servizi aggiuntivi rispetto a quelli messi a disposizione finora. L’obiettivo è diventare sempre di più un punto di riferimento nei trasporti tra l’Italia e la Svizzera».
Infine, come in tutti gli investimenti concepiti in questi anni di transizione ambientale, anche a Turate viene data particolare enfasi alla sostenibilità, evidente nell’adozione di tecniche evolute per il risparmio energetico e nella scelta dei materiali costruttivi. «È prevista la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 500 Kw di potenza unito ad accumulatori di pari capacità in grado di immagazzinare la corrente prodotta durante il giorno – spiega Galluzzi –. In questo modo potremmo utilizzarla durante le ore buie per l’impianto di illuminazione e per la ricarica dei muletti, raggiungendo così un impatto zero in termini di consumi energetici». Ma Iemoli guarda anche oltre e lo dimostra il fatto che, nel nuovo impianto, ci saranno anche due prese da 360 Kw per il pieno di energia dei camion elettrici, in grado di ricaricare dal 10 all’80% in 100 minuti, e sei prese fast per le autovetture. «Tutto questo perché – continua l’AD – nei prossimi anni abbiamo intenzione di investire anche in alcuni trattori elettrici. Già oggi Iemoli è all’avanguardia dal punto di vista del basso impatto ambientale, poiché il 90% dei trasporti avviene su rotaia e solo brevi tratte con camion Euro 6 o alimentati a LNG».
Tutti investimenti coerenti alla strategia intrapresa da La Posta Svizzera, intenzionata a raggiungere la neutralità climatica per le consegne interne entro il 2030 e la totale neutralità di tutte le attività entro il 2040.