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Giezendanner si allarga con l’acquisizione di un’area di 25 mila mq

È il modo migliore per festeggiare i 90 anni, anniversario che cade proprio in questi mesi. Il gruppo elvetico, specializzato nell’intermodale, rileva dalla Schöni, altra azienda di trasporti presente a Rothrist, una superficie che potrebbe diventare funzionale al terminal ferroviario o alle attività di stoccaggio. Intanto il 2023 si chiude con poco meno di 280 mila tonnellate complessive di merce movimentate su ferro

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1934-2024: quest’anno, per la precisione in occasione delle feste natalizie, Giezendanner Transport raggiunge i 90 anni di vita. Un traguardo importante che merita di essere festeggiato in modo adeguato. Non a caso, la società elvetica, presente nel 2021 in Italia (con insediamenti a Ravenna e ad Albiolo, Como) sotto le cure del Country Manager Simon Valvassori  – promosso nel frattempo a Sales manager Europa – ed entrata all’interno del gruppo Federtrasporti nel 2022, proprio nei giorni scorsi ha messo a segno un’operazione immobiliare che ha tutta l’aria di voler essere una sorta di ciliegina sulla torta. Il gruppo amministrato da Benjamin Giezendanner, infatti, ha rilevato 25 mila metri quadrati dell’area Benteler, a Rothrist, nel cantone di Aargau. Esattamente nello stesso contesto in cui si trova il quartier generale dell’azienda. Stiamo parlando di un terreno esteso complessivamente per 82 mila metri quadri e dove fino alla primavera 2023 era insediato un gruppo austriaco (Benteler, appunto) che qui produceva tubi per l’industria e per il settore automotive. Quando ha deciso di trasferirsi altrove ha proposto l’immobile alla Schöni Transport, altra importante realtà del settore insediata a Rothrist che, essendo molto vicina alla sua azienda, ha ben pensato di rilevarla senza avere comunque un bisogno immediato di quello spazio.

Prova ne sia che, tempo qualche mese, Daniel Schöni e Benjamin Giezendanner, amministratori delle due imprese che di fatto sono anche le due principali aziende della cittadina svizzera, hanno trovato un accordo con cui il primo trasferisce all’altro circa un terzo della proprietà.

Possibili prospettive

In casa Giezendanner l’acquisto arriva in un momento propizio. Non soltanto perché coincide temporalmente con i festeggiamenti ricordati, ma anche perché in quello stesso contesto il trasportatore intermodale svizzero gestisce un vivace terminal ferroviario esteso per ulteriori 25 mila metri quadri. E in più dispone di un piazzale di circa 10 mila metri quadri per lo stoccaggio e la movimentazione di merci. Poter quindi allargare queste realtà sarebbe già una modalità per rendere produttiva l’area acquisita, anche se al momento attuale la proprietà non ha ancora chiarito nel dettaglio le ragioni dell’acquisto.

I numeri del 2023

Ciò che è certo che in un contesto europeo in cui il trasporto intermodale sta rallentando per varie ragioni, Giezendanner riesce a tenere un proprio ritmo costante un po’ perché può beneficiare della tenuta del mercato domestico, un po’ perché nel corso degli ultimi anni ha molto investito nell’acquisizione di diverse aziende, come la Lehnherr nel 2022 e la Ernst Autotransport nel 2023. E di conseguenza ha allargato il suo perimetro operativo.

È comunque la stessa società a fornire una rappresentazione numerica delle sue performance specificando che, anche grazie ai partner Hupac e Kombiverkehr (associazione in cui è socia la stessa Giezendanner), ha movimentato su rotaia 278.719 tonnellate complessive di merce, evitando in questo modo di immettere nell’atmosfera la bellezza di 11.660 tonnellate di CO2. Per la precisione sono stati più di 10 mila i trasporti che Giezendanner ha trasferito dalla strada all’intermodale.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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