Concepito nello scorso aprile, quando il traffico marittimo era fermo e quello aereo proponeva tariffe alle stelle, il collegamento stradale gestito dall’azienda altoatesina è letteralmente cucito a singoli pezzi. Perché da Pechino, da Shangai o da Hong Kong un primo veicolo pesante conduce al confine con il Kazakistan, dove in questo momento, causa sdoganamenti e controlli anti-Covid, si creano code di oltre 500 camion. Poi, dopo il trasbordo, un secondo mezzo prosegue fino in Italia. Ma quali merci viaggiano con questa modalità? Con quali difficoltà? Con quali tempi? Ci spiega tutto Hans Splendori, direttore della divisione Trasport di Fercam.
HomeProfessioneFinanza e mercatoFercam come Marco Polo, dalla Cina all’Italia tutto-strada|K44 Podcast