Come era ormai chiaro da un paio di giorni, Acciaierie d’Italia, l’ex Ilva di Taranto, è stata alla fine commissariata. Ne dà notizia il Mimit (ministero delle Imprese e del Made in Italy), in una sua nota che recita: «Con decreto del ministro Adolfo Urso, Acciaierie di Italia S.p.A. è stata ammessa, con decorrenza immediata, alla procedura di amministrazione straordinaria». Contestualmente il ministro Urso ha nominato commissario straordinario Giancarlo Quaranta, «professionista con lunga esperienza nel settore siderurgico».
«Il decreto ministeriale – continua la comunicazione – segue l’istanza del 18 febbraio scorso, con cui Invitalia, il socio pubblico di AdI titolare del 38% del capitale, ha richiesto al ministero… l’ammissione immediata alla procedura di amministrazione straordinaria della società…. ai sensi dell’art. 1, decreto-legge 18 gennaio 2024, n. 4. (Disposizioni urgenti in materia di amministrazione straordinaria delle imprese di carattere strategico)».
ArcelorMittal: il governo ha erogato meno risorse del previsto
Asciutto il commento di ArcelorMittal, la multinazionale franco-indiana cui era stato affidato il rilancio del polo siderurgico e che deteneva il 62% dell’azionariato. «Oggi il governo italiano ha messo in amministrazione straordinaria Acciaierie d’Italia SpA – ha scritto in un comunicato la società – trasferendone il controllo dai suoi attuali azionisti a commissari nominati dal Governo. Si conclude così il nostro coinvolgimento in AdI, iniziato nel 2018». Nella nota si sottolinea polemicamente come «la situazione finanziaria di AdI è stata ulteriormente influenzata dal fatto che il governo italiano ha erogato meno di un terzo dei 2 miliardi di misure di sostegno offerte al momento della creazione della partnership con Invitalia».
Chi è Giancarlo Quaranta
Ingegnere pugliese (nato a Nardò, in provincia di Lecce) e attuale direttore della divisione tecnica e operativa di Ilva in amministrazione straordinaria, Giancarlo Quaranta ha in passato ricoperto altri incarichi all’interno della stessa azienda, che una volta era l’Italsider di Taranto, dove ha iniziato la sua carriera 40 anni fa. Ha studiato Ingegneria elettronica all’Università di Napoli ed è presidente dal 2022 del Consorzio elettrosiderurgici italiani per il preridotto e presidente del Lions club Puglia dei patrimoni e dei cittadini.
Sindacati abbastanza soddisfatti
Dai sindacati è arrivata una risposta tutto sommato soddisfatta. Il segretario generale di Uilm, Rocco Palombella, ha affermato che il commissariamento è «un provvedimento estremo e però l’unica possibilità per salvare e rilanciare l’ex Ilva». Palombella ha chiesto un incontro nel più breve tempo possibile con il commissario Quaranta: «È una persona competente, che conosce il settore siderurgico e l’azienda da molti anni. Ci aspettiamo da subito un cambio di passo».
Per Fiom-Cgil, il coordinatore nazionale siderurgia Loris Scarpa ha commentato positivamente «la rapidità della nomina del commissario straordinario. È necessario che nelle prossime ore ci sia un incontro con le organizzazioni sindacali per aprire la discussione sullo stato degli impianti e le azioni per garantire la continuità produttiva».
Prossimi scenari
Ora l’obiettivo sarà arrivare a «una gara nel minor tempo possibile», per far tornare un soggetto privato alla gestione dell’ex Ilva: «Già si sono affacciati numerosi investitori italiani e stranieri – ha garantito Urso – Vi sono più interessi di più imprese multinazionali a investire sulla siderurgia in Italia, come hanno dimostrato anche i recenti accordi che riguardano il sito industriale di Piombino».