«Chi mette a gara un servizio sotto i prezzi di mercato sa bene che così mette nelle condizioni il fornitore di violare regole ambientali o sul lavoro. E noi questo non lo facciamo». È con queste parole che, Mauro Lusetti, presidente di Conad, ha spiegato in un’intervista pubblicata oggi sul Corriere della Sera l’attenzione del Gruppo al trasporto dei prodotti sugli scaffali. Alla domanda sulle gare capestro nella logistica, posta dalla giornalista Rita Querzè, il numero uno del consorzio a cui fanno capo sei cooperative per un totale di 2.200 imprenditori, ha tenuto a sottolineare l’attenzione con la quale Conad seleziona i propri partner: «Facciamo controlli su nostri fornitori perché non ci sia rischio di caporalato – ha detto Lusetti – Vogliamo suddividere in modo equo il valore lungo la filiera».
Il presidente di Conad ha ben presente la posta in gioco: «Il consumatore – dice nell’intervista – vuole il prodotto sostenibile senza essere penalizzato nel prezzo». Un sistema che tiene conto anche del trasporto. Il gruppo oggi annuncia in assemblea un bilancio che supera i 20 miliardi di euro di fatturato con un incremento dell’8,11%, anche grazie al balzo nelle vendite dei prodotti a marchio Conad che sono cresciuti del 12,9%. Un trend che continua anche nel 2024 con i primi mesi che segnano una crescita del fatturato intorno al 4,5%, mentre per il futuro prossimo, dopo l’acquisizione di Auchan, Lusetti non esclude altro shopping: «Nei prossimi 2-4 anni aumenterà la competizione e diminuiranno i margini – ha detto al Corsera – Ci aspetta una nuova fase di concentrazione. Se dovesse capitare l’opportunità di un’acquisizione, siamo pronti».