Contenere gli effetti del Covid e rilanciare l’economia nazionale sono, secondo Massimo Artusi, vicepresidente di Federauto con delega al settore Truck&Van, gli obiettivi del Governo quest’anno «senza dimenticare che c’è una transizione energetica a cui dare impulso» ed «è necessario che l’Esecutivo si confronti con tutti i soggetti protagonisti del Paese, a cominciare da quelli dell’autotrasporto merci che costituiscono la cerniera di collegamento tra il mondo produttivo e i bisogni dei cittadini». Un settore che sta risentendo fortemente dell’impennata dei carburanti, in particolare di quelli a basso impatto ambientale sui quali molti autotrasportatori hanno investito.
«Tutta la filiera dell’autotrasporto – continua Artusi – deve muoversi in maniera compatta e coordinata, per aiutare il Governo a incidere sui nodi reali, attraverso soluzioni equilibrate che tengano conto delle esigenze di tutte le maglie della supply chain. L’industria, gli approvvigionatori energetici e tutti gli altri fornitori di beni e servizi dovrebbero, a loro volta, rinunciare ad approfittare dell’aumento della domanda per applicare aumenti eccessivi e ingiustificati. Soltanto in questo modo la filiera potrà avere la credibilità necessaria per chiedere all’Esecutivo un impiego mirato e funzionale delle pur scarse risorse assegnare al settore dal PNRR e dalla legge di Bilancio per il 2022, a cominciare da una diversa lettura degli incentivi, da legare più all’utilizzo dei beni strumentali che non ai contributi all’acquisto, in modo da privilegiare gli utilizzatori finali».
Artusi auspica in «un confronto urgente all’interno della filiera, perché tutti i suoi protagonisti possano intraprendere un percorso coerente e coeso» e, in questo senso, Federauto potrà avere «un ruolo fondamentale per favorire un confronto equilibrato e frenare fughe in avanti che non giovano a nessuno».