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Ecomondo | «Il cerchio del continuo ritorno»: un workshop di Federtrasporti sul valore del trasporto nell’economia circolare

Economia circolare: casi pratici e vantaggi per il trasporto

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La materia prima, dopo opportuno trattamento, diventa un prodotto. E il prodotto, dopo un utilizzo più o meno prolungato, diventa rifiuto. Sempre e comunque. A meno di non adottare un modello economico che sostituisce la materia prima rigenerando gli stessi prodotti e ridando nuova vita a potenziali scarti.
Un modello virtuoso per l’ambiente e vantaggioso per il trasporto, che nella circolarità operativa trova quasi sempre un viaggio per il ritorno. Ma perché tutto ciò funzioni, servono dei presupposti di collaborazione fra gli anelli della filiera e investimenti in tecnologia.

Di questo si parlerà nel workshop organizzato da Federtrasporti, in agenda a Ecomondothe green technology expo, Rimini Fiera 8-11 novembre 2022 – per martedì 8 novembre, alle ore 11.00, presso la Sala Abete (Hall Ovest).

Un’occasione in cui verranno analizzate alcune pratiche virtuose di economia circolare.
Giuseppe Conti, amministratore di SAIB, azienda piacentina leader nella produzione di pannelli truciolari, illustrerà il sistema produttivo adottato che porta ogni anno a realizzarne più di tre milioni, processando 490 mila tonnellate di rifiuti legnosi, dai quali separano – e quindi recuperano – tutto ciò che non è legno (plastiche, ferro, ecc). Una montagna di pannelli – che scongiurano l’abbattimento di 250 mila alberi – che alimenta poi le linee produttive di aziende del calibro di Febal, Veneta Cucine, Aran, Lube, Mondo Convenienza, Ikea e tante altre, divenendo l’anima di cucine e camere. I vantaggi di questo modello di economia circolare investono anche il trasporto. È sufficiente seguire le tipologie di servizi che a SAIB forniscono due cooperative emiliano-marchigiane per rendersene conto. Da quanto ci hanno riferito Eugenio Zaninoni e Roberto Perugini, presidente del Coap di Piacenza e direttore del Carp di Pesaro, il flusso di movimentazione è non soltanto circolare, ma anche cadenzato su un moto tendenzialmente perpetuo. Nel senso che inizia con la presa in carico dei pannelli presso la SAIB per poi consegnarli ai suoi clienti. I quali, dopo averli scaricati, ricaricano gli stessi semirimorchi delle due cooperative con gli scarti delle loro lavorazioni. Esattamente quelli che poi vengono ritrasferiti a SAIB per alimentare la produzione di nuovi pannelli e, nello stesso momento, prenderne altri da portare nuovamente ai mobilifici. E così di seguito in un cerchio senza fine.

Fabrizio Fabbri, responsabile tecnico di Fortom Chimica, parlerà del recupero dei solventi realizzato dall’azienda vicentina che gestisce rifiuti industriali per trarne nuovi prodotti e che si avvale a livello logistico dei servizi del GAM di Mantova.

Altro processo, ma sempre collegato alla circolarità, sarà quello in cui ci introdurrà Elvira Raimondo della Società Chimica Bussi: dal trattamento alla potabilizzazione delle acque messi a punto dalla realtà del pescarese, in orbita al gruppo Todisco, e coadiuvata a livello logistico dalla Cipaa di Popoli, che fornisce più vite al bene liquido per eccellenza usando clorito di sodio ottenuto per elettrolisi e autoproducendo la stessa energia necessaria al processo.

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Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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