Benvenuti a un nuovo episodio di K44 Risponde.
L’Italia riparte. O quasi. Perché alcuni punti della rete autostradale, quelli intorno a Genova e quelli lungo il tratto marchigiano e abruzzese della A 14 lungo la fascia adriatica sono letteralmente ingolfate e impongono gli autotrasportatori a lunghe ore di attesa. In Liguria perché si stanno controllando quasi 150 gallerie (e di notte l’autostrada viene chiusa), nelle Marche perché la procura di Avellino ha posto sequestro alcuni guard rail aventi la stessa origine di quelli presenti – e giudicati poi inadeguati da una perizia – nel viadotto dal quale il 28 luglio 2013 venne giù un pullman, causando la morte di 40 persone.
Per comprendere il quadro della situazione e cercare di indicare possibili sviluppi positivi abbiamo sentito Paolo Starace, amministratore delegato di DAF Veicoli Industriali, due rappresentanti di associazioni di categoria – Riccardo Battisti, responsabile Fita CNA delle Marche e Franco D’Artizio, segretario FAI di di Genova – e due autotrasportatori, Daniele Lucertini, impegnato a trasportare liquidi alimentari e in particolare vino spesso ricaricandolo in Puglia e in Abruzzo per tornare poi verso Nord, e Roberto Chiesa, che trasporta container in entrata e in uscita dal porto di Genova.
Le prospettive? Rispetto alla Liguria la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, ha promesso che dal 10 luglio tutte le arterie autostradali saranno aperte con almeno due carreggiate disponibili. Rispetto alle Marche si parla della possibile apertura di due viadotti attualmente sotto sequestro (quelli di Vallescura e di Santa Giuliana, rispettivamente nel fermano e nell’ascolano) così da far tornare la circolazionea doppia corsia, seppure a carreggiata ridotta. Sarà sufficiente?
BUONA VISIONE!
I video presenti nel programma sono stati registrati prima dell’emergenza Covid-19