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Decreto flussi, per gli autisti obbligo di patente, ma non di CQC. Precompilazione online dal 1° novembre

Una circolare interministeriale fa chiarezza sulle procedure per assumere autisti per il trasporto merci provenienti da paesi extraUe: le aziende potranno richiedere lavoratori con patenti superiori riconosciute in Italia da accordi bilaterali, mentre non sarà necessario documentare il possesso della CQC, ma solo predisporre gli adempimenti necessari per la formazione e il rilascio dell’abilitazione. Al via la precompilazione per i click day del 5, 7 e 12 febbraio

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Gli autisti che arriveranno in Italia con il nuovo decreto flussi dovranno avere una patente di guida superiori equipollenti e convertibili in Italia, ma potranno perfezionare l’iter per l’acquisizione della CQC una volta arrivati in Italia. A fare chiarezza sulle assunzioni nell’autotrasporto merci in conto terzi arriva una circolare interministeriale (Interno, Lavoro, Agricoltura) che annuncia l’avvio della precompilazione online per l’assunzione di personale con il decreto flussi 2025. Per i 70.720 lavoratori previsti con contratti subordinati non stagionali (tra cui è inserito il settore dell’autotrasporto merci in conto terzi) sarà possibile, infatti, cominciare a compilare online (al seguente indirizzo https://portaleservizi.dlci.interno.it/) la richiesta di nulla osta a partire dal 1° al 30 novembre per i click day del 5, 7 e 12 febbraio 2025, mentre la finestra verrà riaperta dal 1° al 31 luglio ma solo per il lavoro stagionale. 

Patenti riconosciute in Italia

Per l’autotrasporto di merci in conto terzi sarà possibile assumere personale di guida proveniente da paesi per i quali l’Italia riconosce la patente di guida, in particolare la CE, dando la possibilità di convertirla in Italia. Tra questi, Albania, Algeria, Marocco, Moldova, Macedonia del Nord, Tunisia e Ucraina. 

La CQC non obbligatoria per il nulla osta

Per quanto riguarda la Carta di qualificazione del conducente, la circolare ministeriale avverte che per “l’effettivo impiego nell’attività di conducente all’interno del territorio nazionale, le imprese di trasporto dovranno dimostrare che siano perfezionati gli adempimenti forniti per il rilascio della CQC”, ma il testo sottolinea anche che “ai fini dell’ingresso di tali lavoratori, con la richiesta di nullaosta non stagionale, non è necessario documentare il possesso della CQC, ma solo della patente richiesta”. L’autista – precisa la circolare – dipendente da un’impresa italiana potrà acquisire o rinnovare la CQC esibendo la richiesta di rilascio del permesso di soggiorno. 

Conversione della patente per il contratto a tempo indeterminato

Infine, gli autisti potranno circolare per un anno senza conversione della patente, ma in questo caso il contratto di lavoro potrà essere a tempo determinato per la durata massima di un anno, dopodiché dovranno convertire il documento di guida per ottenere un contratto a tempo indeterminato.

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