«L’apertura di nuovi corridoi è particolarmente importante date le circostanze attuali derivanti dall’epidemia di COVID-19. La facilitazione di rotte nuove, più veloci e più sicure assicura che le merci continuino ad arrivare alle persone che ne hanno bisogno». Sono le parole con cui il segretario generale dell’IRU, Umberto de Pretto, ha commentato l’inaugurazione del primo trasporto intermodale internazionale che ha deciso di utilizzare TIR, il sistema internazionale di transito e garanzia doganale a livello globale creato nel 1948 dall’IRU (Unione internazionale dei trasporti stradali), che lo amministra sotto mandato dell’ONU dal 1949. I camion che operano sotto un carnet TIR – un documento doganale internazionale concepito per agevolare il trasporto di merci tra due Paesi senza controlli doganali intermedi – utilizzano un’unica garanzia internazionale dall’inizio alla fine di un viaggio, anche per i trasporti intermodali. Si tratta di un modo semplice, sicuro e affidabile per spostare le merci attraverso le frontiere, sia che si tratti di trasporti bilaterali semplici tra Paesi vicini o viaggi multifrontiera più complessi.
La scorsa settimana è stato completato il primo trasporto intermodale utilizzando TIR, dall’India attraverso il porto di Chabahar (Iran) fino alla destinazione finale in Afghanistan, per il trasporto di componenti della linea di fabbrica. L’operazione ha richiesto sette giorni in totale, cinque via mare e due su strada. In confronto, il percorso tradizionale dal porto di Bandar Abbas in Iran è di tre o quattro giorni in più. Questa è stata anche la prima operazione TIR avviata dall’India e da un titolare indiano di carnet TIR.
Grazie a TIR e ai suoi strumenti IT (informazione tecnologica), le procedure di gestione del rischio sono state completate prima del percorso. Di conseguenza, i container non sono stati aperti per l’ispezione in nessuna delle frontiere attraversate e nel porto iraniano. Gli spedizionieri della regione – e non solo – potranno così beneficiare di tempi di trasporto marittimo e terrestre ridotti, con le merci afghane che arriveranno in modo sicuro a destinazione fino al 20% più velocemente.
Questa prima operazione di trasporto TIR si basa sull’accordo di transito di Chabahar, firmato tra India e Iran, e rappresenta il primo passo verso la piena attivazione della rotta India-Iran-Afghanistan.
Oggi, oltre 70 parti contraenti utilizzano TIR, con circa un milione di carnet emessi ogni anno ad oltre 10.000 aziende di trasporto e logistica e 80.000 camion che operano sotto il sistema in tutto il mondo su base mensile.