L’azione diretta resta in vita. Una delle ultime tutele normative di cui ancora beneficiava l’autotrasporto ha vacillato, ma alla fine ha retto. La Corte Costituzionale, infatti, chiamata a giudicarne la legittimità costituzionale, con l’ordinanza n. 37, depositata il 23 febbraio 2018, ha dichiarato la manifesta inammissibilità della questione posta dal Tribunale di Grosseto nel giugno 2016. La questione riguardava più che altro il fatto che, l’articolo che ha introdotto nel nostro ordinamento l’istituto dell’azione diretta, è stato inserito in un decreto del governo soltanto in sede di conversione in parlamento, malgrado affrontasse una questione del tutto avulsa rispetto a quella contenuta nel decreto stesso (il trasporto pubblico via mare con le isole).
Ciò significa che tutti i giudizi pendenti in materia non vengono intaccati e che l’azione resta utilizzabile anche per eventuali futuri.